Assemblee, presidi e manifestazioni si svolgeranno oggi in molte città italiane contro i decreti Minniti-Orlando sulla sicurezza urbana e sull’immigrazione.

Una giornata di mobilitazione nazionale indetta dalla «Rete delle città in Comune» alla quale hanno aderito amministratori locali e realtà sociali e politiche di Cosenza, Pescara, Como, Roma (Sinistra per Roma), Bologna (coalizione Civica), Ancona, Pisa, Grosseto, Ravenna, Firenze, Perugia, Savona, Trento, Aosta, Pistoia, Mondovì, Milano, Catania e Massa.

«Noi che facciamo parte della “Rete delle città in comune” – siamo consiglieri comunali e sindaci di realtà piccole e grandi del nostro Paese, esponenti di associazioni, movimenti, singoli cittadini – vediamo in questi atti una preoccupante deriva autoritaria», scrivono nell’appello per la giornata di mobilitazione nazionale. Gli amministratori locali che aderiscono alla Rete «hanno già presentato o stanno presentando nei propri consigli comunali un ordine del giorno contro i decreti dove si chiede che le città avanzino con forza la richiesta del ritiro degli stessi, dichiarandosi pronte a ricorrere in tutte le sedi e a “disobbedire” alla loro applicazione».

A Roma, poi, la «Rete degli operatori sociali» si è data appuntamento alle 14,30 al Circolo Arci di via Goito per discutere in un’assemblea autoconvocata l’impatto che i decreti avranno sul loro ruolo. «Vogliamo confrontarci per capire bene cosa significa e come si modifica giuridicamente, socialmente e politicamente il nostro lavoro». A promuovere l’assemblea soprattutto operatori sociali del centro-nord (per adesioni reteoperatorisociali@gmail.com) che vedono nei decreti Minniti-Orlando una costrizione a diventare «controllori sociali».