Saranno sei i consiglieri regionali del M5S in Liguria, compresa Alice Salvatore, la 32 enne ricercatrice genovese laureata in Lingue e Letterature straniere che per qualche ora ha fatto sognare il popolo grillino di essere a un passo dalla vittoria ma che comunque, con i suo 22, 29%, porta a casa un ottimo risultato.

C’è stato un momento in cui ci ha creduto davvero?

A dire la verità no, mi aspettavo di arrivare al terzo posto. Però non mi aspettavo il risultato della Lega e questo mi ha lasciata molto perplessa perché chi ha votato Lega questa volta era mosso soprattutto dalla campagna di Salvini che parlava al basso ventre delle persone. Ma mi preoccupa di più che gli elettori si siano dimenticati che votando Lega votavano Berlusconi.

Lei però si aspettava un vittoria del centrosinistra.

La temevo. Non che questo risultato sia migliore, ma se non altro è stato sconfitto il Pd di Burlando.

Pensa anche lei che Pastorino abbia contribuito alla sconfitta del Pd?

Solo in parte. In realtà Pastorino è servito per impedire che il voto dei delusi andasse al M5S. Semmai siamo stati noi determinanti per la sconfitta del Pd.

Quale sarà il suo primo atto da consigliere di opposizione?

Spingere perché si prendano subito delle misure per contrastare il dissesto idrogeologico, che si cominci a fare la manutenzione dei fiumi e dei terrazzamenti. Ci sono tante soluzioni di ingegneria naturalistica che sono sufficienti per evitare, ad esempio, il fenomeno delle bombe d’acqua.

Se le offrissero un assessorato per realizzare questo programma, come è successo in Puglia con la sua collega Antonella Laricchia, accetterebbe?

Assolutamente no perché sarebbe un bluff per far vedere che il M5S scende a patti e poi silurare il povero assessore alla prima occasione.

Punterete all’istituzione di un reddito minimo in Liguria?

Certamente e i soldi per finanziarlo si trovano attuando dei veri tagli agli sprechi e ai costi della politica. Ma anche riprendendo quelli destinati ingiustamente alla grandi opere inutili nella Regione: miliardi di euro di denaro pubblico per opere che non vedono mai la luce come la Gronda e il terzo valico. Ma ci batteremo anche per potenziare il servizio di trasporto pubblico anziché tagliarlo e privatizzarlo. Negli anni ’70 per andare da Genova a Milano con i rapidi ci voleva un’ora e un quarto, adesso servono praticamente due ore e questo perché non viene fatta la manutenzione dei binari, quindi i treni viaggiano a una velocità ridotta.

La prima cosa che Toti ha detto appena eletto è stata: stop agli immigrati. Lei che posizione ha?

Quello di Toti è uno slogan demagogico. Che cosa intende con stop agli immigrati? Di cosa parliamo? Di immigrati clandestini, di immigrati regolari, di profughi di guerra? Se parliamo di questi ultimi Toti dovrebbe avere il coraggio di dire ’stop ai profughi di guerra’, frase che suona molto peggio. Siccome è doveroso prestare accoglienza e servizio a chi scappa da situazioni insostenibili, la sola risposta adeguata è dare un’accoglienza commisurata a quelle che sono le nostre forze economiche e anche la nostra densità abitativa. Quindi istituire delle quote per ogni regione in modo da distribuire la responsabilità e gli oneri economici in tutta Italia.

Neanche in Liguria il M5S ha intaccato l’astensionismo. Secondo lei perché?

Perché stiamo crescendo, come elettorato e come consapevolezza. Adesso quello al M5S è un voto consapevole e di cuore.

Sta dicendo che è cambiata la qualità dell’elettore 5 stelle? Ora è meno umorale e più consapevole?

C’era anche prima una parte di elettorato consapevole. Il problema è che era più difficile capire cosa fosse il M5S, cosa proponevamo. Adesso le persone ci conoscono di più, anche perché mediaticamente riusciamo a far passare molte più cose del nostro programma.

Immagino che si taglierà anche lei lo stipendio come i suoi colleghi parlamentari.

Assolutamente sì, abbiamo già firmato l’impegno. Noi al massimo percepiremo 2.500 euro netti al mese, mentre lo stipendio di un consigliere regionale in Liguria è di circa 9.000 euro netti. Poi rinunciamo alla buonuscita di 80mila euro che prendono i consiglieri regionali uscenti e a qualunque forma di vitalizio e ci batteremo perché siano aboliti retroattivamente tutti gli altri vitalizi. I soldi risparmiati finiranno in un fondo regionale per le Piccole e medie imprese che creeremo nei prossimi giorni, oppure in quello nazionale che già esiste.