Il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani ha deciso di «avviare le pratiche necessarie per l’invio di una lettera di messa in mora» all’Italia, prima tappa dell’apertura di una procedura d’infrazione Ue, per il ritardo dei pagamenti della Pubblica amministrazione. Tajani ha definito «allarmanti» i ritardi dei pagamenti della Pa, e ha definito «insoddisfacente» la risposta dell’Italia alla verifica che precede l’avvio di una procedura d’infrazione. Bruxelles contesta a Roma il mancato rispetto della direttiva Ue sui tempi di pagamento, che sono 30-60 giorni e sostiene che l’Italia sia il «peggior pagatore dell’Ue». La messa in mora non riguarderà il problema del corretto recepimento delle norme europee. Lo scorso 4 marzo da Tajani era arrivato un nuovo monito sul mancato rispetto della direttiva sui ritardi di pagamento della Pubblica amministrazione.