Negli anni di Tangentopoli, per Gianni De Michelis, il massimo dell’umiliazione era non sentirsi a casa e al sicuro nella sua città. Nelle calli di Venezia, quando vi faceva ritorno, gli capitava di essere insultato, perfino minacciato di essere spinto giù in un canale, se s’azzardava ancora a farsi vedere in giro. Quando poi chiese di poter tornare a insegnare a Ca’ Foscari, avendo abbandonato la politica dopo le vicende giudiziarie, non gli fu consentito. Nel giorno della morte, molti ricordano – nei notiziari online soprattutto – il De Michelis di quegli anni disgraziati, con annessa zazzera lunga e l’inevitabile...