«Non considero Valeria Valente una novità politica. Questo risultato non ci dà alcuna preoccupazione» è il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla vittoria alle primarie della deputata Pd. Valente sarà una dei suoi avversari nella corsa per palazzo San Giacomo alle prossime amministrative. Entrata nel Pds guidato da Antonio Bassolino, due volte consigliere comunale e poi assessore con la sindaca Rosa Russo Iervolino, «Valente – ha proseguito de Magistris – nasce e si consolida con Bassolino, la cui stagione politica ancora paghiamo sulla nostra pelle dopo la crisi rifiuti e il commissariamento della sanità e dei trasporti, e poi come assessore nella giunta che ci ha consegnato il disastro più grande: un miliardo e mezzo di debito e 850 milioni di disavanzo. La giunta in cui, con Valente assessore al turismo, si contavano i sacchetti della spazzatura e non i turisti». La deputata ha vinto con appena 452 voti di scarto su Bassolino, così de Magistris ha sottolineato: «Non esce sconfitto da queste primarie. Mi sembra che abbia avuto un risultato importante. Se pensiamo che per Valente è sceso in campo tutto il partito, da Renzi a scendere, alla fine è stato un testa a testa, sebbene Bassolino fosse partito con la sua campagna molto prima».
Neppure i 30.963 votanti di domenica sembrano al sindaco un gran risultato: «Stanno preparando queste primarie da due anni, non mi sembra ci sia stata una grande ondata di popolo». L’obiettivo per de Magistris è vincere al primo turno, la sua campagna elettorale inizierà il 2 maggio: «Non mi sento favorito perché so quello che il Pd metterà in campo, con anche la discesa di Renzi, ma sono convinto di vincere». La competizione per adesso coinvolge l’attuale sindaco, Valente e lo sfidante di centrodestra di cinque anni fa, l’imprenditore Gianni Lettieri, sostenuto da Fi e da Matteo Salvini. «Nel 2011 ho cominciato avendo accanto solo Idv – conclude de Magistris -, oggi c’è un laboratorio ampio che comprende molte esperienze della società civile, movimenti per le autonomie, la sinistra che si rinnova. Valente e Lettieri rappresentano lo schema tradizionale della politica che abbiamo contrastato. Punto a conquistare anche i voti di chi domenica ha votato alle primarie perché guardo alla città, alla gente e ai suoi bisogni».
Il quadro degli sfidanti non è ancora completo, manca all’appello il portavoce sindaco 5Stelle. La selezione si è arenata il 29 febbraio: sul blog di Grillo un post ha annunciato che le domande arrivate per partecipare alle comunali partenopee erano state 118. Una cifra a cui vanno sottratte le richieste avanzate da chi faceva parte dei 36 del gruppo segreto su facebook «Napoli libera», poi espulsi. I superstiti dovrebbero superare una seconda selezione attraverso la rete ma per adesso tutto tace. La competizione dovrebbe essere ridotta a due candidate, Francesca Menna e Stefania Verusio: attiviste della prima ora, la prima è molto vicina al presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Roberto Fico; Verusio invece è una delle fondatrici di un altro gruppo chiuso su fb, «Fiato sul collo… alla regione e comune» (poi reso pubblico), contraria all’utilizzo dei fondi europei perché considerati una fonte di sprechi e corruzione.