Luigi de Magistris si è presentato ieri mattina alla stampa per analizzare il voto e raccontare come imposterà il secondo mandato da sindaco di Napoli. La rielezione è arrivata con il 66,85% dei voti. Su 788.291 elettori potenziali l’ex pm ha avuto 185.907 preferenze, 13mila in più del primo turno, meno 78.823 voti rispetto al 2011 ma allora l’affluenza fu del 50,57%, ieri appena del 35,96%. Lo sfidante di centrodestra, Gianni Lettieri, ha ottenuto 92.174 preferenze, 4mila in meno rispetto al primo turno. Secondo l’Istituto Cattaneo, a Napoli «gli elettori 5Stelle hanno trovato una sponda più affine in de Magistris. Quasi tutti gli elettori del centrosinistra sono andati nell’astensione dirigendosi in piccola parte verso Lettieri e, in misura minore, verso de Magistris».

Il sindaco commenta: «Molti non sono andati a votare perché il risultato era considerato scontato, grillini e dem hanno preferito l’astensione. E’ una vittoria solo nostra, di chi ci ha lavorato e del popolo napoletano, la città ha assunto un ruolo politico. Abbiamo avuto contro tutti: Lettieri; il governo e il premier; il governatore De Luca; il Pd e il M55. La città ha dato una risposta inequivocabile». Per la prossima giunta si va verso la conferma degli assessori uscenti in attesa di valutare i nuovi equilibri in consiglio ma, soprattutto, per avere modo di convocare le assemblee territoriali: «Questa estate avvieremo una metodologia mai sperimentata: apriremo gli stati generali della consultazione per decidere insieme le azioni politiche, amministrative e la governance. Le decisioni, vincolanti per le istituzioni, riguarderanno la gestione di pezzi di territorio in accordo con le comunità».

Il progetto è dare una nuova soggettività a Napoli in una rete di municipi italiani ed europei: «Spero di incontrare presto i nuovi sindaci di Roma e Torino. L’auspicio è riuscire a costruire reti di città che vedono nell’autodeterminazione il modo di fare politica. Il primo confronto sarà in Anci: i governi hanno effettuato politiche pesanti sui comuni e l’Anci finora non ha avuto una posizione forte perché condizionata dall’appartenenza politica degli amministratori».

Resta da risolvere il conflitto con Matteo Renzi: «Scriverò al premier per chiedere un incontro, vogliamo collaborare con il governo e la regione. La città mi ha riconfermato, il Pd ha perso la presidenza della municipalità a Bagnoli. Renzi dovrebbe dare un segnale ritirando il commissario per Bagnoli».

Dopo la notte di euforia, nuovo bagno di folla per de Magistris nel pomeriggio a piazza Municipio nel giorno del suo compleanno.