Riconvocato per oggi il tavolo tra ministero della Salute e Cts per analizzare esclusivamente i dati epidemiologici della Campania. Al termine del confronto si deciderà dove collocare la regione, adesso in zona gialla. Una posizione che Palazzo Santa Lucia ritiene di poter conservare ma l’aria che tirava ieri a Roma indicava un cambio di colore. Il governatore della Toscana: «Per la Campania si sta pensando direttamente al rosso».

Ieri sono stati 3.120 i nuovi positivi (meno dei 4.601 di domenica) ma il dato è emerso da 15.793 tamponi, oltre 10mila in meno del giorno prima. Dei nuovi casi, 410 sono sintomatici, 18 decessi, 434 guariti. Sono 191 le persone in terapia intensiva, 1.949 in degenza ordinaria. Secondo Agenas, la Campania (con il 41%) è undicesima nell’elenco delle regioni che superano la soglia critica del 40% dei ricoveri Covid nei reparti ordinari, su una media nazionale del 49%. Per l’intensiva, la soglia limite del 30% è stata superata da 11 regioni ma non dalla Campania.

Il presidente Vincenzo De Luca ha difeso i dati consegnati al ministero: «Stiamo assistendo a uno sciacallaggio mediatico sulla sanità campana, teso ad accreditare l’idea di manovre per nascondere la realtà». La seconda bordata è stata per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: «Le immagini del lungomare con assembramenti vergognosi e in assenza di controllo basterebbero a motivare una zona strarossa». La terza per il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi: «Dichiarazioni estemporanee di qualche “consulente” scientifico che continua a esternare a ruota libera».

Quindi De Luca si è rivolto al ministro Roberto Speranza: «Essendo io l’unico che ha sollecitato, in dissenso dal governo, misure nazionali rigorose e unitarie, chiedo un confronto di merito e pubblico sui dati oggettivi del sistema sanitario campano, nell’ambito di una verifica ineludibile dei dati di tutte le regioni». Una risposta ai colleghi governatori che avevano messo sotto accusa la Campania. Dall’Unità di crisi regionale, poi, è arrivata la spiegazione sui posti letto, cresciuti a dismisura nell’ultimo mese: «I 590 di terapia intensiva si riferiscono all’intera dotazione, pubblico e privato accreditato, realizzati e funzionanti per malati Covid e non Covid. I 3.160 di degenza indicati nel bollettino, invece, sono solo per i pazienti Covid, nel pubblico e nel privato».

De Magistris ha chiesto misure drastiche: «Se vogliamo evitare la pressione sugli ospedali e la folla in strada ci vuole la zona rossa». Ieri il consiglio comunale avrebbe dovuto votare il bilancio previsionale ma la maggioranza non ha assicurato il numero legale. Oggi nuova riunione con lo spettro dello scioglimento anticipato.