David Oks e Henry Williams, i due teenager che hanno iniziato la campagna di Mike Gravel, sono l’esempio più clamoroso di questa generazione di giovani americani che supportano politici socialisti che potrebbero essere i loro nonni e bisnonni, con buona pace degli arrivi ai comizi in skateboard del 40enne rocker Beto O’Rourke.

Oks (17 anni) e Williams (18) si sono incontrati al liceo, prima della candidatura di Gravel avevano organizzato una campagna per il sindaco nella periferia di Ardsley, New York, dove il 16enne Oks aveva deciso di candidarsi per spingere questioni che pensavano non fossero state discusse abbastanza.

Entrambi hanno sostenuto Bernie Sanders nel 2016 ma non credono che Sanders stia prendendo una posizione abbastanza forte sulla politica estera. «Gravel, quando era al Congresso, era probabilmente il senatore più di sinistra – ha detto Williams -, era l’unico democratico a sostenere i matrimoni gay, la fine dei test nucleari nel Pacifico, a voler pagare risarcimenti alle vittime delle nostre guerre».

«Sono nato quattro mesi prima dell’11 settembre e alcuni anni prima della crisi finanziaria – ha dichiarato Oks – La nostra generazione ha visto il crollo delle istituzioni e l’America in uno stato di catastrofe costante». Secondo Williams le giovani generazioni di elettori progressisti sono disilluse e non motivate dal quadro del Partito democratico: «Abbiamo visto 8 anni di amministrazione Obama – ha spiegato a BuzzFeed News – con un Partito democratico vagamente di sinistra che ha essenzialmente portato a Trump. Un candidato che cerca consapevolmente di interrompere lo status quo, come ha fatto il senatore Gravel nel 2008, può attirare l’attenzione, in particolare tra il significativo contingente di democratici che sono insoddisfatti del partito e dell’establishment in generale».

Il loro bersaglio principale tramite l’account Twitter di Gravel, è, prevedibilmente Joe Biden, tanto che il primo spot elettorale divulgato dalla campagna Gravel è un collage di clip dove l’ex vicepresidente difende posizioni imbarazzanti sulla guerra in Iraq, la giustizia penale e i diritti riproduttivi. «Ho conosciuto Oks e Williams litigandoci su Twitter, ora sono l’addetto stampa della campagna – dice Marlon Ettinger -. Sono entrato in questa impresa perché abbiamo referenti e interessi politici comuni e questa esperienza può aiutarmi ad approfondirli. Mi piacerebbe anche parlare del triste stato in cui versa il movimento comunista in Europa».