Il miglior film è Dogman di Matteo Garrone, che ha trionfato ieri sera alla premiazione dei David di Donatello con nove premi fra cui quelli più “ambiti”: miglior film appunto e poi miglior regia, sceneggiatura originale – quella adattata va a Luca Guadagnino, Walter Fasano e James Ivory per Chiamami col tuo nome – miglior montaggio a Marco Spoletini, attore non protagonista a Edoardo Pesce, fotografia a Nicolaj Bruel, scenografia (Dimitri Capuani), trucco (Dalia Colli e Lorenzo Tamburini) e suono . L’unico a non vincere è stato proprio il protagonista di Dogman, Marcello Fonte, che a Cannes aveva conquistato la palma al miglior attore – e che Matteo Garrone ringrazia sul palco: «Senza grandi attori non si va da nessuna parte».

Il premio al protagonista va invece a Alessandro Borghi per la sua parte nei panni di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle di Alessio Cremonini – miglior regista emergente – e sul palco ringrazia proprio «La famiglia Cucchi, per essersi fidati di me. Questo premio è di Stefano Cucchi, ed è un premio che voglio dedicare agli esseri umani e all’importanza di essere considerati tali a prescindere da tutto». Sulla mia pelle vince anche il premio David Giovani votato da una giuria di studenti delle superiori e quello per la produzione a Cinemaundici e Lucky Red. Su Facebook, la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria (interpretata nel film da Jasmine Trinca) ringrazia : «Sono commossa. Grazie a te Alessandro. Le tue parole e gli applausi hanno scaldato il cuore di mia mamma stasera».

Miglior attrice protagonista è Elena Sofia Ricci per Loro di Paolo Sorrentino, le musiche di Apparat e Philipp Thimm vengono premiate per Capri-Revolution di Mario Martone mentre la miglior canzone originale è Mystery of Love di Sufjan Stevens (Chiamami col tuo nome). Vince il David per il documentario Santiago, Italia di Nanni Moretti. Miglior film straniero è Roma di Alfonso Cuaron, che sul palco rende omaggio al cinema italiano: «Una guida illuminante nella mia formazione di cinefilo e regista».