Luca Coppola e Giancarlo Prati sono stati uccisi nel luglio del 1988 da una oscura forza assassina su una spiaggia vicino Selinunte, a poca distanza dai magnifici templi sul mare della Sicilia occidentale. Erano giovani e belli, coltissimi, onesti e curiosi del mondo. Avevano speso nella cultura la loro giovinezza. Giancarlo faceva l’attore, fin dal debutto negli spettacoli di Luca Ronconi: dalla prima apparizione come Pollula nel Candelaio di Giordano Bruno assieme a Laura Betti, Mario Scaccia e Daria Nicolodi, fino al meraviglioso Arlecchino “beckettiano” a fianco ad Anna Maria Guarnieri nella Serva amorosa goldoniana.

Luca, o Luchino come lo chiamavano tutti a Milano, era un vorace divoratore di letterature antiche e moderne, frequentatore impertinente di intellettuali, e desideroso di teatro dove disporre quelle parole. Aveva iniziato a fare delle regie rivelatrici” su testi mai rappresentati: prima tra tutti l’amata Marguerite Yourcenar, di cui insieme con Giancarlo aveva tradotto per Bompiani l’intera opera teatrale, e con la quale corrispondevano per amorose lettere: il Dialogo nella palude di Pia de’ Tolomei, Elettra o la caduta delle maschere, e una “scandalosa” Pasifae, progettata per una memorabile Paola Mannoni, senza riuscire a vederla compiuta.

La loro scomparsa è rimasta per sempre un brutale mistero, nella Sicilia dei misteri. Ma avevano molti amici, e tanti altri si erano invaghiti del loro lavoro, della loro inesauribile curiosità culturale, e della loro freschezza intellettuale. Fu quasi naturale, per gli amici e gli estimatori che sentivano la ferita della loro mancanza, cercare un modo per continuare a farli vivere almeno nella memoria, quei due “ragazzi” che pure avevano ripetuto più di una volta, facendo propria una citazione, che “morire giovani vuol dire esser cari agli dei”. Nacque così, nel tempo di pochi mesi dopo la loro morte, l’Associazione Luca Coppola e Giancarlo Prati, fondata il 29 maggio 1989. Soci fondatori furono Mauro Avogadro, Carla Pollano e Michele Coppola (genitori di Luca), Franco Quadri, Luciano Prati (fratello di Giancarlo), Vincenzo Consolo, Gianfranco Capitta, Gabriella Zamparini, Natalia Di Iorio. Con molti sostenitori attorno, artisti e intellettuali che Coppola e Prati avevano conosciuto, stimato, amato. Tra i molti, solo per ricordare qualche nome, Gae Aulenti, Fabrizio Clerici, Pier Vittorio Tondelli, Thierry Salmon, Gesualdo Bufalino e Cesare Garboli.

Lo scopo che l’Associazione si prefiggeva per ricordarli, era di sostenere la formazione e l’attività di giovani artisti operanti in campo teatrale, mediante l’attribuzione di un premio annuale, ma anche attraverso l’organizzazione di manifestazioni, spettacoli, mostre e altre iniziative. Per il premio fu istituita una giuria che fosse rappresentativa di quella moltitudine di amici. Ne facevano parte Mauro Avogadro, Giovanna Buzzi, Titina Maselli, Gianfranco Capitta, Vincenzo Consolo, Marisa Fabbri, Franco Quadri. Un premio “piccolo” per consistenza economica, itinerante ogni anno, e attinto da un fondo che quegli stessi amici avevano costituito con donazioni volontarie. Ma un premio significativo, come dimostra la successione dei premiati quali “artisti nuovi”. Nel 1990 il premio fu assegnato a Franco Scaldati, e poi via via a Stéphane Braunschweig, Massimiliano Speziani, Marcido Marcidoris, Sergio Romano, Ruggero Cappuccio, Giovanna Mezzogiorno, Fanny e Alexander, Arturo Cirillo, Fausto Paravidino, Antonio Latella, Marco Foschi.

Poi quel premio si è fermato, con la scomparsa di molti dei giurati, e dei genitori di Luca. E si è pensato, in un panorama culturale così mutato, che valeva la pena investire i fondi rimasti in qualcosa che durasse, e testimoniasse nello stesso tempo la passione e la curiosità di Luca e Giancarlo per l’arte attraverso i secoli. Si è arrivati così a mettere quel piccolo capitale a disposizione di operazioni di restauro di opere d’arte, legando quei due giovani coltissimi amici ai nomi secolari della migliore storia italiana, che continuano a vivere nei nostri musei. Il restauro del quadro del Guercino Adorazione dei pastori, è l’ultima operazione a cui l’associazione ha contribuito e verrà presentata giovedì 18 dicembre alle ore 17,30, con una conferenza stampa presso la Galleria Corsini (via della Lungara 10 Roma). Alla cerimonia sono stati invitati i numerosi loro colleghi, che con Coppola e Prati hanno lavorato e progettato, li hanno conosciuti e amati. Toccherà ad alcuni di questi, dopo le dichiarazioni ufficiali dei responsabili della sovrintendenza, ricordare gli amici scomparsi, con la lettura di qualche breve brano dai testi teatrali di Marguerite Yourcenar, che dai due erano stati integralmente tradotti (per Bompiani), e in un paio di casi messi in scena.