Sarebbero pronte le misure da inserire nel pacchetto sicurezza per limitare il tifo violento. Si tratta di quei provvedimenti promessi dal presidente del Consiglio dopo la disastrosa finale di Coppa Italia a Roma tra Napoli e Fiorentina. L’osservatorio del Viminale avrebbe stilato una serie di possibili suggerimenti che passeranno presto all’esame di un prossimo consiglio dei ministri. In pratica viene allargato e indurito il Daspo per i tifosi. Nessun Daspo a vita però, come invece aveva detto a caldo il ministro degli interni Angelino Alfano. La durata potrebbe essere allungata fino a 8 anni (ora il massimo previsto è di 5 anni). Il Daspo a vita non sarebbe attuabile anche per problemi di incostituzionalità. Inoltre sarebbe previsto il Daspo di gruppo e preventivo. In pratica nel caso di un gruppo di tifosi che si rendessero protagonisti di scontri, potrebbe essere impedito a tutti di assistere alla partita anche in assenza di accertamenti di responsabilità personali. Ad esempio se i tifosi che viaggiano sullo stesso pullman o sullo stesso treno dovessero causare disordini potrebbero vedersi vietare l’ingresso allo stadio. Il Daspo verrebbe allargato a reati di ordine pubblico anche al di fuori dello stadio. E spunta anche la figura del «tifoso pentito»: chi ha già ricevuto un Daspo ma decide di collaborare e cooperare potrebbe guadagnarsi una sorta di «riabilitazione». Infine si profila un’implementazione del lavoro di intelligence per studiare i gruppi di tifosi oltre all’uso più massiccio di video e telecamere. Ancora poco chiare, invece, le misure che dovrebbero implicare un maggiore impegno da parte delle società di calcio.