Hai difficoltà digestive, dolori articolari, renella nelle vie urinarie? Oggi la scienza, le farmacie e l’e-commerce offrono rimedi farmacologici di pronto impiego, al bisogno anche in confezione famiglia. Un tempo la sfida, supportata da conoscenze solo apparentemente meno raffinate di quelle odierne, era quella di scovare in natura possibili terapie per piccoli o grandi problemi di salute. La pianta del cappero (non solo il bocciolo commestibile, ma anche i fiori e le radici) non è sfuggita a questa ricerca millenaria e le sue proprietà tradizionali sono note da tempo.

Ottimi per la digestione. I capperi stimolano l’appetito, fanno aumentare la secrezione dei succhi gastrici, attivano la motilità intestinale. In definitiva, tutto il processo digestivo ne viene favorito. I capperi vanno però consumati con moderazione soprattutto da chi soffre di acidità di stomaco e di gastrite. La notevole presenza di sale rende i capperi inadatti anche per gli ipertesi. In ogni caso è opportuno che i capperi, prima di essere utilizzati, siano lasciati per qualche minuto in acqua fresca a perdere l’eccesso di sale. C’è chi suggerisce tempi di ammollo decisamente più lunghi, fino a un’ora, cambiando l’acqua più volte.
Proprietà medicinali. Oltre ad essere utilizzata in gastronomia, la pianta del cappero può essere impiegata in fitoterapia perché è dotata di interessanti virtù medicinali. A questo scopo si possono adoperare la corteccia e i fiori. Con la corteccia essiccata e sminuzzata si può ottenere un decotto (un cucchiaio in 400 g. d’acqua, fate sobbollire per 10 minuti, lasciate intiepidire, filtrate e bevete) che, assunto giornalmente per almeno un mese, stimola delicatamente le vie urinarie, favorendo l’eliminazione della renella e dell’acido urico. Una preparazione adatta soprattutto per chi soffre di dolori articolari e di gotta. I bellissimi fiori di cappero sono utilizzati dall’industria cosmetica per ottenere creme schiarenti della pelle e contro i capillari dilatati. Gli stessi effetti possono essere ottenuti applicando sul viso una poltiglia casalinga di fiori schiacciati e lasciandola agire per almeno mezzora.

Potente antiossidante. La ricerca recente si è soffermata soprattutto sul notevolissimo contenuto di sostanze antiossidanti del cappero, presenti sia nel bocciolo fresco che in quello salato. La revisione 2014 del Usda Database for the Flavonoid Content of Selected Foods segnalava che i capperi hanno un eccellente contenuto di flavonoidi superati, tra le spezie e le erbe mangerecce, solo dal prezzemolo, dai semi di sedano e dall’origano. Tra i flavonoidi ha fatto recentemente notizia la quercetina (che si trova nei capperi, ma anche in cipolle, mele, prezzemolo, fagioli, agrumi, foglie del rapanello) per l’attività antivirale. Da ricordare anche che la quercetina inibisce l’oncogene miR21, che regola la proliferazione e la migrazione delle cellule tumorali verso altri tessuti, un gene normalmente molto attivo in tutti i tumori e associato a cattiva prognosi nel cancro del seno.