«Circa metà dell’elettorato italiano ha votato per i partiti populisti, un tempo considerati marginali, e un governo stabile non è assolutamente in vista». Il quotidiano Usa Washington Post sintetizza con queste parole i risultati del voto di domenica. Analisi condivisa dal New York Times, che parla di «successo delle forze di destra e populiste», con un futuro esecutivo «meno coinvolto nel progetto di un’Europa unita».

E d’altronde, a festeggiare e a congratularsi con i vincitori – Cinquestelle e Lega – sono personaggi come Marine Le Pen (Front National), Nigel Farage (Ukip) e Geert Wilders (l’olandese Pvv), esponenti della destra xenofoba. Dalla Commissione Ue, come da Parigi e Berlino, invece si smorzano i toni: l’augurio prioritario è che l’Italia non entri in una spirale di instabilità e che possa al più presto formare un governo.

TWITTA DI BUON MATTINO un semplice «Congratulations/congratulazioni», Geert Wilders, leader islamofobo e anti-Ue dell’olandese Pvv: le felicitazioni sono indirizzate alla Lega di Matteo Salvini, di cui d’altronde Wilders è compagno di banco all’Europarlamento, parte dello stesso gruppo.

«Chalereuses félicitations», con tanto di emoticon battimani arrivano – sempre a Salvini – dalla leader di Fn, Marine Le Pen. Perdente nella sua Francia, ma speranzosa, dopo il voto italiano, in un rafforzato asse europeo: «L’avanzata spettacolare e l’arrivo in testa alla coalizione della Lega guidata dal nostro alleato e amico Matteo Salvini è una nuova tappa del risveglio dei popoli!», twitta la condottiera populista.

FELICITAZIONI ANCHE dal popolo della Brexit, diretti alla formazione di Di Maio: «Congratulazioni ai nostri colleghi del Movimento Cinque Stelle nel gruppo Efdd per essere primo partito in Italia», scrive l’ex numero della britannica Ukip, partito xenofobo. «C’è un’enorme impennata per i partiti euroscettici e anti-establishment in Italia. La malaccorta politica della Ue sull’immigrazione sta suscitando risentimento e ne significherà la fine».

Considerazioni sul voto vengono anche da Steve Bannon, ideologo della campagna elettorale di Donald Trump, in Italia per seguire le elezioni: «Il partito di Davos imploderà… Il mercato questa mattina dovrebbe essere un po’ agitato», commentava ieri. In un’intervista al New York Times, Bannon aveva consigliato a Lega e M5S di allearsi per creare un governo sovranista e populista.

DA SINISTRA ARRIVA LA riflessione di France Insoumise, il partito di Jean-Luc Mélenchon: «Se non è un populismo umanista, ecologico e fraterno a prendere il sopravvento, ne avrete uno reazionario come il M5S. La gente ne ha abbastanza delle politiche Ue, ma se non avete forze progressiste cittadine, fabbricherete dei mostri».

Di tutt’altro tenore il giudizio della Commissione Ue. «Abbiamo fiducia nella capacità del presidente Sergio Mattarella di facilitare la formazione di un governo stabile», ha detto la portavoce capo Margaritis Schinas. Dall’ufficio del presidente Jean-Claude Juncker filtra per ora un semplice «Keep calm e andiamo avanti».

IL VICEPRESIDENTE UE Jyrki Katainen, in nome della stabilità, fa poi un passo in più»: «Speriamo che ci sia un nuovo governo il più presto possibile, certo l’esito del voto in Italia è abbastanza complicato».

Che il parto non duri sei mesi come da noi a Berlino, il messaggio che arriva dalla cancelleria tedesca: Angela Merkel augura all’Italia pieno successo nella formazione di un esecutivo stabile «per il bene dell’Italia come di tutta l’Europa». Lo ha spiegato il portavoce Steffen Seibert, aggiungendo: «Auspichiamo per tutti coloro che sono coinvolti che questo avvenga prima di sei mesi».

Più cruda l’analisi del presidente francese Emmanuel Macron: «Oggi – ha detto – l’Italia ha indubbiamente sofferto della pressione in cui vive da mesi e mesi, incluso un contesto di forte pressione migratoria. Dobbiamo tenerlo a mente».

IL NUOVO PROFILO DEL futuro governo europeo isolerà l’Italia rispetto all’asse franco-tedesco? La escluderà da decisioni e dossier – anche economici – di peso? Interrogativi forse ancora prematuri ma che già circolano negli ambienti finanziari.