Alcuni stati Usa, visti i rincari, hanno deciso di sospendere temporaneamente l’applicazione della tassa sulla benzina.

In California, dove c’è la tassa più alta del Paese pari a 51 centesimi per gallone (quasi 4 litri), dopo che i democratici locali hanno annullato la pausa fiscale sulla benzina, è stato proposto uno sconto di 400 dollari sulla tassa; i politici californiani affermano che lo sconto, per la maggior parte dei conducenti, servirà a coprire il costo della tassa attualmente in vigore, almeno per un anno.

Altri leader statali, tra cui la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, hanno chiesto la sospensione delle tasse sul carburante, che in quello stato sono del 6%. E si prevede che altri Stati seguiranno: Strategas Securities, società di ricerca sugli investimenti, ne prevede 22.

Per ora in Georgia il governatore repubblicano Brian Kemp ha firmato un disegno di legge che sospende temporaneamente la tassa statale sul carburante fino alla fine di maggio. La tassa è di 29 centesimi per gallone sul carburante normale e di 32 centesimi sul diesel. Il prezzo medio del gas della Georgia domenica aveva toccato i 4,14 dollari.

In Maryland, primo stato ad approvare una sospensione immediata della tassa, è stata varata un’esenzione per 30 giorni a partire da venerdì, fino al 16 aprile. La revoca della tassa di 36 centesimi per gallone è stata firmata dal governatore Larry Hogan che aveva chiesto una sospensione più lunga. I prezzi del carburante del Maryland sono diminuiti di oltre 40 centesimi questa settimana, scendendo a una media di 3,86 dollari, dopo aver toccato la cifra record di 4,25 per gallone. «Questa non è una cura e l’instabilità del mercato continuerà a portare a fluttuazioni dei prezzi», ha avvertito Hogan.

C’è una comprensibile ondata di sostegno per la sospensione delle tasse sulla benzina, visto che la maggior parte degli Stati è nelle condizioni finanziarie per permettersi di restituire qualcosa ai contribuenti, ma potrebbero esserci modi migliori per aiutare i cittadini schiacciati dall’inflazione, oltre al sospendere le tasse sul carburante.

La California e il New Jersey sembrano essere sulla strada giusta: stanno valutando l’invio di assegni da utilizzare secondo i bisogni dei residenti. Per gli automobilisti aiuterebbero a coprire i costi della benzina aumentata del 38% in un anno, per altri i soldi potrebbero essere più utili, per esempio, a pagare le tasse universitarie (+2%), l’affitto (fino al 5%), il latte (fino all’11%) o la carne (+14%).