Sì alla fiducia sulla legge di bilancio. L’aula della Camera esprime 414 voti favorevoli e 47 contrari, con un astenuto. Poi si passa alla votazione degli articoli che va avanti fino a mezzanotte. Il voto finale è previsto per oggi alle 12.

Anche ieri non sono mancate le polemiche per la compressione dei tempi con un ramo del parlamento chiamato solo a ratificare quanto approvato a palazzo Madama, pena lo sconfinamento nell’esercizio provvisorio. Critiche ribadite sia dalla maggioranza che dall’opposizione, con FdI che ha lamentato l’assenza in aula del premier Draghi e del ministro dell’Economia Franco, auspicando che siano presenti almeno oggi.

«Quanto sta accadendo è la manifestazione di una vera e propria fase terminale di una crisi politica e costituzionale del nostro sistema», per Riccardo Magi di +Europa. «Non possiamo non esprimere le nostre riserve sul metodo adottato nei passaggi parlamentari», ha protestato anche il dem Pietro Navarra. E per Federico Fornaro di Leu «la questione non può essere ridotta a una prevaricazione del governo nei confronti del parlamento. Impone anche un’autocritica: è legata anche e soprattutto ai regolamenti parlamentari, al miglioramento della velocità e dell’efficienza dell’attività legislativa».