«Non credo ci sarà una forza armata dell’Onu che andrà in Libia perché credo si tratti di un’operazione complessa, rischiosa e non si capisce chi dovrebbe intraprenderla». Così ieri Massimo D’Alema a Otto e mezzo (La7). «Non credo che dovremmo offrire all’islamismo radicale e al terrorismo l’argomento polemico di una nuova crociata contro i musulmani. Credo si darà un sostegno a chi oggi in Libia e nei paesi vicini opera per arginare il pericolo principale, l’Isis». D’Alema per una volta elogia la ’correzione’ di rotta operata dal premier Renzi sui suoi ministri ’interventisti’. E sulla guerra del 2011 ha parole dure: si è compiuta «una serie di errori notevoli nel corso degli ultimi mesi e anni. Si è destabilizzato il mondo arabo senza avere alcun progetto di stabilità né creare le condizioni perché questa destabilizzazione portasse a una stabilizzazione più avanzata»