250 miliardi di risorse da liberare in cinque anni da prendere in Europa, dal settore pubblico e privato. È la proposta di Confindustria che ieri ha tenuto la sua assise generale a Verona. Per Vincenzo Boccia il piano dovrebbe portare a una crescita del 12% del Pil in 5 anni; oltre 1,8 milioni di occupati in più; il tasso di occupazione al 63%; calo di 20 punti nel rapporto tra debito pubblico e Pil. A condizione di mantenere Jobs Act e riforma Fornero, due riforme contestate che hanno peggiorato condizioni già critiche. Per i miracoli a Viale dell’Astronomia si stanno attrezzando. Per tutti è tempo di elezioni.