È la storia di una trentenne portatrice della sindrome di Down Dafne, il secondo film di Federico Bondi dopo Mar Nero (2008), che vedremo alla Berlinale nella selezione di Panorama, la sezione parallela del festival che quest’anno festeggia il suo quarantennale e ieri ha annunciato i primi 22 titoli del concorso. Dafne (Carolina Raspanti) è indipendente ma vive ancora con i suoi genitori, finché gli equilibri familiari non si spezzano a causa della morte della madre Maria (Stefania Casini). E in concorso anche un altro titolo italiano : Selfie di Agostino Ferrente (coproduzione con la Francia), un documentario sull’ombra della camorra e la violenza della polizia in Campania.

Un altro documentario, A Dog Called Money di Seamus Murphy, segue la musicista PJ Harvey nel suo studio di registrazione a Londra e nel corso dei suoi viaggi in Kosovo e Afghanistan dai quali è nato l’album del 2016 The Hope Six Demolition Project.
E poi, dopo la premiere a Toronto, l’anteprima europea del debutto alla regia di Jonah Hill – Mid90s, la storia girata in 16 mm di un adolescente nella Los Angeles degli anni Novanta. What She Said: The Art of Pauline Kael è invece il documentario di Rob Garver sulla critica cinematografica statunitense scomparsa nel 2001, con la partecipazione di nomi come Quentin Tarantino, Alec Baldwin e Paul Schrader.

IN PROGRAMMA anche Waiting for the Carnival di Marcelo Gomes e Temblores di Jayro Bustamante, che torna a Berlino dopo aver vinto l’Orso d’argento premio Alfred Bauer con il suo Vulcano, del 2015, con la storia del coming out di un padre di una famiglia evangelica del Guatemala.
In The Souvenir di Joanna Hogg debutta invece sul grande schermo, al fianco della madre, la figlia di Tilda Swinton Honor Swinton-Byrne nei panni di una giovane studentessa di cinema.