Il giorno dopo lo sciopero dei lavoratori pubblici ecco l’incontro convocato dalla ministra Fabiana Dadone prima delle scintille sulle ragioni della protesta.

In un clima più disteso e con la presenza dei segretari generali Landini, Furlan e Barbagallo, la ministra ha fatto alcune aperture. Il governo intende riallocare i risparmi da lavoro agile sulla contrattazione integrativa, sebbene difficilmente stimabili a breve. In più è stato stabilito l’avvio di due tavoli: uno sulla riforma della Pa in vista del Recovery plan e l’altro su legge di Bilancio, assunzioni, stabilizzazioni, contrattazione nazionale e contrattazione integrativa. Fermo restando però che non ci saranno risorse aggiuntive rispetto ai 400 milioni già definiti.

Positivo il commento di Cgil, Cisl e Uil: «Un primo risultato frutto della mobilitazione dei lavoratori». Critiche invece alla decisione di «lasciare all’autonomia dei dirigenti la scelta del 70% o del 50% di smart working: serve contrattare quali servizi tenere aperti alla cittadinanza», sostiene la Uil.