L’inevitabile approdo del trio formato da Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra nell’universo battistiano, segna anche dopo undici anni il loro ritorno discografico. Nessuno stravolgimento del modus operandi del gruppo che scivola nelle melodie del cantautore di Poggio Bustone, mostrandone i tratti più nascosti ed esaltando i chiaroscuri di classici noti (Fiori rosa e fiori di pesca, Il mio canto libero), senza spingere mai sull’acceleratore. Azzardando persino tre brevi composizioni originali (Doctor 01, 02 e 03) che si incastrano alla perfezione con l’atmosfera del disco.