Dal 2 ottobre, purtroppo, non saremo più nelle edicole di Sicilia e Sardegna, dove eravamo tornati dopo una lunga assenza stampando da giugno nelle tipografie di Catania e Cagliari.

La strada delle vendite dei giornali di carta, lo sappiamo ormai da anni, è tutta in salita.

Chi come noi non ha finanziatori a coprirgli le spalle è obbligato a fare affidamento solo su vendite e pubblicità, perché il fondo per il pluralismo dell’informazione copre solo una parte dei costi vivi di produzione.

Non a caso, nelle edicole del sud ci sono anche alcuni giornali nazionali che vendono assai meno del manifesto ma che, evidentemente, hanno qualcuno che li finanzia in perdita.

Naturalmente ne è valsa la pena. Per noi e per lettrici e lettori che amano la carta e non solo lo schermo quando si tratta di leggere il loro giornale.

Purtroppo il piacere reciproco di incontrarci tutti i giorni in edicola nelle isole è durato pochi mesi.

Ma mai dire mai.

Nel frattempo, è sempre attivo l’abbonamento postale + digitale speciale per i lettori sardi e siciliani, che possono leggere il manifesto di carta e in digitale a metà prezzo (160 euro l’anno, tutte le info sul sito).