Un caso, quello del reparto di oncologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro, che rende bene l’idea di che cosa la pandemia in corso provochi in un sistema sanitario indebolito dai tagli e in un contesto nazionale e locale di gestione dell’emergenza dove ritardi e misure insufficienti o contradditorie si sprecano. C’è voluta infatti la mobilitazione di massa dei malati e dei loro familiari per far recedere la Regione e le autorità sanitarie dalla decisione di smantellare il reparto per far posto ai casi, sempre più numerosi, di contagio da Covid-19.

Per protestare contro l’annunciata chiusura della struttura, mercoledì scorso sono arrivati al San Francesco in quattrocento. Alcuni di loro si sono incatenati alle porte. C’erano i pazienti di tutto il territorio che gravita attorno al presidio del capoluogo della Barbagia e che rischiavano di doversi spostare a Sassari o a Cagliari per potersi curare. Insieme con i loro congiunti s’erano dati appuntamento davanti all’ospedale per una manifestazione alla quale hanno partecipato anche molti sindaci e i sette candidati alla guida del comune di Nuoro che si sfideranno alle elezioni amministrative del 25 e del 26 ottobre. Striscioni e megafoni per dire che il reparto di oncologia “non si tocca” e che le soluzioni prospettate – trasferimento nell’ex pediatria del San Francesco o in un altro ospedale di Nuoro, lo Zonchello – non sono gradite. «Vogliono smantellare un reparto d’eccellenza – denuncia Marilena Pintore, una dei leader del gruppo pazienti oncologici – Qui abbiamo tutto ciò che serve: i posti letto, la farmacia, la rianimazione e un ottimo personale sanitario. Ci opponiamo con forza a un trasferimento in spazi angusti e con servizi ridotti al minimo». «Per curarsi la gente è costretta ad andare a Sassari o a Cagliari pur avendo qui medici bravissimi, che però – attacca un’altra protagonista della protesta, Stefania Chisu – vanno via perché non possono lavorare al meglio».

Nel pomeriggio dello stesso giorno della manifestazione è arrivata la dichiarazione dell’assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu: «Il reparto oncologico del San Francesco è un presidio fondamentale per le cure anti tumore di tutto il sistema sanitario sardo e non chiuderà. Al contrario il nostro obiettivo è quello di potenziarne i servizi andando a risolvere le carenze di personale che sono al momento la prima ragione di criticità».