Le dimissioni da giudice costituzionale sono state formalizzate ieri sera, alla vigilia della cerimonia di insediamento alla presidenza della repubblica che si aprirà questa mattina alle 10 con il giuramento e il discorso del nuovo capo dello stato davanti ai grandi elettori riuniti a Montecitorio. Discorso molto atteso, ovviamente, e in modo particolare trattandosi dell’ormai proverbialmente riservato Sergio Mattarella, inseguito negli ultimi giorni dai cronisti a caccia del pur minimo sussurro. Il messaggio è stato messo a punto ieri dal nuovo presidente insieme ai suoi collaboratori, sarà breve (meno di mezz’ora) e riprenderà le prime, poche parole pronunciate il giorno dell’elezione e rivolte alle «sofferenze» e alle «speranze» dei cittadini, e ancora ieri, sulla necessità di ricucire un paese lacerato. E l’Europa sarà chiamata a dare un contributo in questo senso.

Ma a incuriosire e far discutere, alla vigilia, è anche il parterre di ospiti atteso alla cerimonia con le altre cariche dello Stato al Quirinale, che il presidente, dopo l’omaggio all’Altare della patria sovrastato dalle frecce tricolori, raggiungerà sempre a bordo della Lancia Flaminia (c’era chi immaginava avrebbe invece optato per la sua Panda grigia, corrispondendo così alla mitologia che gli è stata già costruita addosso). La notizia dell’invito a partecipare alla cerimonia rivolto anche a Silvio Berlusconi ha ovviamente inorgoglito l’ex Cavaliere, che l’ha letta come una sorta di riabilitazione, e ha scatenato le prevedibilissime proteste dei 5 Stelle: «Gira voce che Berlusconi sia stato invitato al Quirinale da Mattarella. Se vero sarebbe un ottimo segnale per chi froda il fisco», è il tweet di Carlo Sibilia, deputato e membro del direttorio grillino. Ma – posto che il cerimoniale prevede la presenza, oltre che delle alte cariche, anche dei leader di partito – un gesto di «pace» è stato rivolto non solo nei confronti di Forza Italia (che apprezza), ma anche dei 5 Stelle. Mattarella ha infatti invitato Beppe Grillo, che però tra il solito ’mi si nota di più se vado o se non vado’, ha optato per la seconda delle due: ci saranno diversi esponenti grillini, mentre il leader «ringrazia per la considerazione» ma darà buca augurandosi che «preso il Presidente della Repubblica lo riceva per parlare dei temi politici proritari per il MoVimento».

Nell’attesa, Grillo ricambia la «considerazione» definendo l’elezione del capo dello stato «un Carnevale anticipato durante il quale i problemi del Paese sono stati accantonati in nome di una guerra tra bande per posizionare il proprio candidato sperando che in futuro faccia l’interesse di chi ha contribuito a farlo eleggere».

Va detto che in effetti Mattarella viene già parecchio tirato per la giacchetta: i sostenitori delle riforme del governo giurano che con lui al Colle il percorso sarà più agevole; i detrattori si aspettano il contrario. C’è chi mette l’attenzione sulla delega fiscale (il famoso 3% «salva-Silvio») anche se il presidente della repubblica non può rispedire alle camere i decreti delegati, a meno che non ci aspetti il gesto estremo di una mancata controfirma che però dovrebbe essere basata sulla manifesta incostituzionalità. E ancora, come si muoverà il nuovo presidente rispetto al suo predecessore? «Io che lo conosco bene sono certo che proseguirà sulla scia di quello che ha fatto in questi anni Giorgio Napolitano», assicura il ministro Paolo Gentiloni.

La giornata di oggi sarà infine caratterizzata dalla blindatura di Roma, dove è atteso anche Tsipras. Le strade del centro saranno chiuse al traffico, i tombini sono stati sigillati, ci saranno tiratori scelti in cima ai palazzi vista Quirinale e Montecitorio.