Il consiglio dei ministri egiziano, durante una riunione svoltasi ieri, ha annunciato che da oggi «lo stato d’emergenza e il coprifuoco imposti in Egitto dal 14 agosto verranno tolti», secondo quanto riferito dall’agenzia statale Mena. Le misure erano state imposte dopo lo sgombero delle piazze in favore dei Fratelli Musulmani, a seguito della destituzione a metà agosto da parte dell’esercito del presidente Mohamed Morsi. Nel frattempo l’ex presidente egiziano, attraverso il suo legale ha dichiarato di essere stato prelevato con la forza il 2 luglio e «trattenuto nella sede della guardia repubblicana fino al 5». Morsi, deposto il 3 luglio, in una dichiarazione letta da uno degli avvocati, che l’ha visitato ieri per la prima volta, ha affermato di essere stato poi trasferito in una base navale. «In questi mesi – ha affermato l’ex presidente – non ho visto che Catherine Ashton dell’Unione Europea, una delegazione dell’Unione africana e quattro investigatori».
Il team di avvocati del deposto presidente denuncerà quelli che secondo Morsi sono «i responsabili del golpe». Quanto avvenuto, ha sostenuto, «è un golpe militare completo, un crimine e un tradimento. L’Egitto non potrà risollevarsi fino a quando non verrà giudicato chi ha fatto scorrere il sangue», ha concluso.