Alcuni tra i principali comuni italiani che hanno già trascritto un matrimonio omosessuale o che si sono politicamente impegnati a farlo.

UDINE da sei giorni il Comune ha trascritto il primo matrimonio tra due donne, un’italiana e una sudafricana, residenti in Belgio e con due bambini adottivi. E subito si è scatenato il solito Gian Luigi Gigli, deputato di Per l’Italia (ex Scelta civica), che ha invitato il ministro Alfano a dare disposizioni al Prefetto per un intervento correttivo. Il sindaco Furio Honsell ieri ha ribadito che «una questione come questa non va risolta con circolari burocratiche, ma deve essere portata in parlamento o davanti alla Corte costituzionale». Altri due comuni friulani, Pordenone e Trieste, a guida centrosinistra, hanno deciso di valutare caso per caso le singole richieste.

MILANO il Consiglio comunale, approvando a maggioranza un documento sintesi tra i testi presentati dal radicale Marco Cappato e da Luca Gibillini di Sel, ha dato giusto lunedì il via libera al sindaco Giuliano Pisapia di trovare le modalità per la trascrizione dei matrimoni omosex contratti all’estero. 25 i voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti: “no” di Ncd, Fdi e Forza Italia e due astensioni in maggioranza (Alessandro Giungi e Andrea Fanzago del Pd), mentre la Lega non ha partecipato al voto.

BOLOGNA dal 15 settembre si possono trascrivere le nozze tra persone dello stesso sesso. Ieri il sindaco, Virginio Merola, ha risposto al ministro Alfano con un secco «io non obbedisco».

REGGIO EMILIA Il consiglio comunale ha approvato il 9 settembre la mozione presentata a favore del riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nel maggio 2013 il sindaco Graziano Delrio, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, si era detto contrario.

FIRENZE è stata una delle prima città italiane, nel 1998, a dotarsi di un registro delle unioni civili e dal primo ottobre il consiglio comunale ha dato il via libera per la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, contratti all’estero. Il sindaco Nardella è chiamato a prendere provvedimenti.

GROSSETO è la prima città italiana a trascrivere le nozze gay per decisione di un giudice. Con una sentenza nell’aprile 2014 il Tribunale ha ordinato al sindaco Emilio Bonifazi di registrare le nozze tra due uomini, sposati a New York.

EMPOLI la sindaca Brenda Bernini il 15 settembre ha dato l’ok alla trascrizione, a patto che almeno uno dei due coniugi sia cittadino residente del comune. Il prefetto di Firenze, Luigi Varratta, ha però invitato il primo cittadino empolese a non trascrivere le nozze.

FANO il comune marchigiano ha trascritto il primo matrimonio tra gay il 30 maggio scorso. Il sindaco, Stefano Aguzzi, si è assunto tutte le responsabilità del gesto, «anche nei confronti del dissenso interno alla maggioranza».

ROMA il sindaco, Ignazio Marino, qualche settimana fa ha dato il suo assenso alla proposta di trascrivere le nozze omosex, dicendo che «chi è contrario appartiene al secolo scorso». Il vicesindaco, Luigi Nieri, in seguito alla decisione di Alfano ha detto: «È una cosa aberrante, oltre che una scelta lesiva dell’autonomia dei sindaci a riguardo»

NAPOLI da luglio ha dato il via alle trascrizioni. Il Comune ha deciso che «ricorrerà nelle sedi giudiziarie competenti» contro la decisione del ministro dell’Interno. Il sindaco sospeso De Magistris crede «che sia un fatto negativo, in contrasto con la Costituzione repubblicana e le libertà civili in essa sancite».