I Il direttore dell’Fbi J. Edgar Hoover lo chiamava «The most dangerous Negro in America», e ne aveva disposto una sorveglianza serrata a opera del Bureau: gli ultimi anni della vita di Martin Luther King, dal 1965 della marcia da Selma a Montgomery al 1968 del suo omicidio vengono ricostruiti da Sam Pollard in Mlk/Fbi proprio attraverso i documenti di recente desecretati della sorveglianza e la persecuzione di King da parte dell’Fbi, alla ricerca di qualcosa che potesse screditarlo agli occhi del pubblico americano.

Il film, dopo l’esordio lo scorso settembre al Festival di Toronto e il passaggio al New York Film Festival verrà presentato in anteprima italiana (con il sostegno di Filmmaker Festival) nella sezione Flash della trentesima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che si terrà online sulla piattaforma di MyMovies dal 20 al 28 marzo.

PRIMA rimandato e poi cancellato l’anno scorso a causa della pandemia di Covid, il Fescaaal verrà inaugurato «virtualmente» dalla proiezione, la sera del 20 marzo, di La nuit des rois di Philippe Lacôte – girato nella prigione Abidjan in Costa d’Avorio: la Maca – seguita da un incontro su Zoom con il regista. Le sezioni competitive del Festival 2021 sono tre, a partire dal Concorso lungometraggi Finestre sul mondo, dove vedremo fra gli altri Nuestras Madres di César Díaz, la storia di un antropologo forense guatemalteco che identifica i resti delle persone scomparse durante la guerra civile vincitrice della Camera d’or a Cannes 2019. E da Cannes vengono anche altri due film del concorso: Le miracle du saint inconnu di Alaa Eddine Aljem e Adam di Maryam Touzani, il racconto di due donne a Casablanca. In programma anche Scattered Night di Lee Jihyoung e Kim Sol, The Shepherdess and the Seven Songs di Pushpendra Singh, Veins of the World di Byambasuren Davaa, Sadla di Zamo Mkhwanazi.

VIENE INAUGURATA quest’anno una nuova sezione speciale: Donne sull’orlo di cambiare il mondo, dedicata al cinema di registe africane, asiatiche e latinoamericane – tra cui Noura’s Dream di Hinde Boujemaa e Scales di Shahad Ameen. Torna poi il concorso dedicato ai cortometraggi africani e la competizione Extr’a dedicata ai registi italiani, che porta al Fescaaal Talking Dreams di Bruno Rocchi, girato in un villaggio dell’Africa Occidentale; Old Child di Elettra Bisogno – la storia di un ragazzo di Gaza costretto a lasciare la Palestina – L’armée rouge di Luca Ciriello. Fuori concorso al Festival anche Between Us, a Secret: il documentario scritto insieme a Walter Salles di Beatriz Seigner , giurata del concorso.

NELLA SEZIONE Flash, oltre a Mlk/Fbi, vedremo poi To The Ends of the Earth di Kiyoshi Kurosawa – protagonista una giovane reporter giapponese in Uzbekistan -, Talking About Trees di Suhaib Gasmelbari e So Long, My Son di Wang Xiaoshuai, saga familiare attraverso trent’anni di storia cinese presentata alla Berlinale 2019.