Da Madrid a Bologna, e il filo è quello della comune militanza politica e di un’antica amicizia. Pablo Iglesias, leader di Podemos, sostiene il candidato sindaco Federico Martelloni di «Coalizione Civica», la formazione che ha messo assieme quasi tutta la sinistra bolognese.

«Bologna è stata la mia città quando ero studente Erasmus, è la mia seconda città e ho tantissimi ricordi – ha detto Pablo Iglesias in un video proiettato in una piazza piena soprattutto di giovani e giovanissimi – Per questo sono felice che Federico e Gianmarco abbiano la possibilità di governare Bologna. Con loro sicuramente sarà una città più bella e più giusta». Infine lo slogan e l’invito al voto: «Il 5 giugno l’alternativa si chiama Coalizione Civica, forza compagni».

Il Federico citato nel video è ovviamente il candidato sindaco di Coalizione Civica, che infatti su facebook ricorda di «conoscere Pablo dai tempi del G8 di Genova».

Racconta Martelloni di un Iglesias che «era a Bologna in Erasmus e condivise con noi quella stagione, dottorandosi poi a Madrid proprio con una tesi sulle tute bianche».

Poi in Spagna Iglesias è diventato un leader politico nazionale, in Italia Martelloni un docente dell’Università di Bologna, dove si occupa di diritti e di lavoro, e ora – dopo una militanza in Sel – ha deciso di provare l’avventura di «Coalizione civica».

Gianmarco invece è Gianmarco De Pieri, leader del centro sociale Tpo, imprenditore e uno degli artefici dell’operazione che a Bologna ha portato sotto la stessa sigla realtà così differenti, dagli ex Sel ora Sinistra Italiana ad alcuni centri sociali passando per ex grillini, movimentisti dell’acqua e della scuola pubblica, civatiani di Possibile ed ex quadri del Pci. Una compagine che a Bologna tenta di replicare il modello di Podemos e di Colau.

Missione impossibile dice qualcuno, ma Ada Colau dai picchetti anti sfratto è diventata prima cittadina della città catalana alla guida di una lista civica, Barcelona en comù, appoggiata da Podemos.

 

 

Martelloni sogna di ripetere sotto le Due Torri la stessa operazione.

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Certo manca Podemos, e non è poca cosa, ma resta l’entusiasmo per il sostegno dell’amico e compagno di Spagna. Le Tute bianche, il G8 di Genova, l’incontro con i movimenti bolognesi, ha spiegato Martelloni, sono stati per il leader di Podemos esperienze «che hanno pesato nella nascita di quella straordinaria forza politica che punta adesso al governo della Spagna. Ricevere questo messaggio che hanno ascoltato le 5000 persone che erano con noi a Piazza Carducci – ha concluso – ha per noi un’importanza straordinaria, emotiva e politica al tempo stesso. La sfida di una forza che prova a ripensare la sinistra e i suoi valori senza il peso della parola sinistra, dei suoi errori di questi anni, la sfida di chi prova a cambiare tutto senza limitarsi alla sola testimonianza, è la sfida di Podemos ed è la nostra. Adelante!».

Di sicuro su Bologna sono puntati gli occhi della sinistra italiana.

Oggi in città arriverà il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni assieme al deputato di Si Giovanni Paglia.

«L’Emilia Romagna – ha detto Paglia – si sta configurando come un laboratorio per le liste che riuniscono cittadinanza attiva, movimenti e partiti di sinistra. Bologna merita il nostro appoggio».