La mia famiglia vive in Tunisia da quasi due secoli senza che la sua «italianità» sia mai stata colpita e come me tante le storie di italiani che per motivazioni diverse dall’800 ad oggi per decine di migliaia hanno trovato accoglienza in questo paese. Alcuni arrivarono clandestinamente prendendo a ritroso il cammino che oggi prendono molti giovani tunisini, alcuni alla ricerca di un lavoro, alcuni alla ricerca di un rifugio, altri per scelta, altri ancora per sviluppare imprese.

Ci sono stati periodi più facili ed altri più difficili ma tutti abbiamo potuto vivere nel rispetto e nella dignità. Siamo mortificati che per frasi grettamente elettoralistiche si possano compromettere questi buoni rapporti proprio nel momento in cui al largo delle isole Kerkennah si sta consumando un naufragio terribile! Gli italiani che vivono qui non possono che dissociarsi dalla maldestra dichiarazione del neo- ministro Salvini che nel suo discorso, parlando della Tunisia, ha detto «che è un paese esportatore di galeotti». Al nostro ambasciatore sono state chieste spiegazioni.

Il ministero degli esteri tunisino ha dichiarato «Ces déclarations ne reflètent pas le niveau de la coopération entre les deux pays, notamment dans le dossier de l’immigration clandestine» e noi non possiamo che dargli ragione con un sentimento altissimo di vergogna ma anche di rabbia per chi da sempre opera per il riavvicinamento dei due popoli! Proprio adesso che per la prima volta l’Italia era riuscita a diventare il primo partner economico della Tunisia grazie al lavoro diplomatico, culturale, economico, sociale e politico degli italiani! Mi sento in dovere non solo di dissociarmi ma di scusarmi con la Tunisia che sta vivendo proprio ora un dramma terribile sulle sue coste!