L’editore Urbano Cairo ha presentato la nuova stagione di La7 con il nuovo direttore di rete Andrea Salerno. Subito sgomberato il campo dalle non notizie: primo la7 non è in vendita, secondo non ci saranno né Giletti né Fazio nonostante i rumors passati. Potrebbe invece esserci un interessamento per la serie A, dopo il fallimento della prima asta. Cairo si presenta in termini sempre più autorevoli, forte anche di RCS e del Torino calcio. I suoi «cavalli di razza» la scorsa stagione hanno conseguito risultati in crescita.

E la voce più grossa è quella dell’informazione. Mentana in testa con i tg, le maratone elettorali e l’approfondimento Bersaglio mobile. Poi Lilli Gruber che ha firmato un rinnovo quinquennale per Otto e mezzo (impreziosito da una cartolina satirica di Corrado Guzzanti), riconfermati anche Corrado Formigli, Giovanni Floris, Giovanni Minoli, che ripropongono i loro appuntamenti mentre sono allo studio nuovi programmi per Luca Telese, David Parenzo e Gianluigi Paragone. Tra i nuovi arrivi Zoro in prima serata, mentre Makkox curerà una striscia quotidiana dal titolo Skroll (definito un social blob) e ancora Andrea Purgatori a ragionare su documentari e soprattutto un imprescindibile Nanni Moretti a presentare un grappolo di suoi film. Respinta al mittente l’ipotesi di una virata a sinistra. «La7 cerca solo di intercettare i gusti del pubblico, il mantra è quello di una rete dove conduttori e giornalisti hanno totale libertà».