Ci saranno Giuseppe Conte e tutti i leader del costituendo nuovo centrosinistra, da Roberto Speranza a Nicola Fratoianni al verde Bonelli fino alla sardina Mattia Santori, più i padri nobili Romano Prodi, Walter Veltroni e Pier Luigi Bersani. Ma non Matteo Renzi. E neppure Carlo Calenda.

La prima festa nazionale dell’Unità targata Enrico Letta apre al parco Nord di Bologna il 26 agosto e, come da tradizione, sarà il segretario a chiuderla il 12 settembre. Oltre due settimane dedicate alla «ricostruzione» dell’Italia dopo il Covid.

Come ne usciremo? «Una parola chiave vorrei che fosse “unità”», il ragionamento di Letta. «Unità del Pd dopo un anno complesso di lacerazioni e fratture che con pazienza stiamo cercando di curare», spiega. «Unità del centrosinistra e della comunità democratica e progressista, che ha il dovere di ritrovare lo slancio e le ragioni di un percorso comune».

E ancora: «Unità del Paese e nel Paese, tra nord e sud, tra città e piccoli centri, tra territori e classi sociali, tra generazioni, tra livelli di governo, tra categorie produttive» e anche tra forze politiche che, pur da fronti contrapposti, «hanno il dovere di perseguire l’interesse della nazione».

Fittissimo il programma dei dibattiti politici con tutti e 3 ministri dem più i tecnici Luciana Lamorgese, Patrizio Bianchi e Vittorio Colao, Federico D’Incà, Stefano Patuanelli e Fabiana Dadone del M5S, Renato Brunetta e Maria Stella Gelmini di Fi e Elena Bonetti di IV. Era stato invitato anche Giancarlo Giorgetti, ma non ci sarà.

La serata del 10 settembre sarà dedicata a Conte, il 9 D’Incà discuterà di «riforme possibili» con i responsabili di tutti i partiti, compresi Igor Iezzi della Lega e Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia. Per Italia Viva ci sarà Maria Elena Boschi, al suo ritorno in una festa del Pd.

Il 29 agosto derby sul lavoro tra Andrea Orlando e Maurizio Landini (invitati anche i leader di Cisl e Uil) , il 2 settembre Bersani e Tsipras parleranno di sinistra in Europa. Il 7 duello tra Stefano Bonaccini e la ministra Gelmini. Alessandro Zan discuterà di diritti con Laura Boldrini e Elly Schlein. Spazio anche a dibattiti sull’eutanasia con Marco Cappato e sulla legalizzazione della cannabis con Riccardo Magi.

Due gli appuntamento dedicati al centenario del Pci: l’8 settembre con Francesco Guccini, Pierluigi Castagnetti, Aldo Tortorella e Livia Turco; l’11 con Ugo Sposetti, Fabrizio Rondolino e Andrea Romano. Serate speciali dedicate anche all’anniversario del G8 di Genova e alla strage di Ustica. Il 6 settembre giornata in ricordo di Franco Marini con Giuseppe Fioroni e Valeria Fedeli.

Il 3 settembre palco per Paolo Gentiloni con una lente sul Recovery Fund, l’11 (vigilia della chiusura) a Nicola Zingaretti, cui Letta ha voluto riservare uno spazio d’onore per segnalare, ancora una volta, la continuità e l’amicizia con il suo predecessore. Per Goffredo Bettini previsto un confronto con Nicola Fratoianni e Anna Finocchiaro. Grande risalto anche per Walter Veltroni che dominerà la serata del 5.

Tra gli ex renziani della minoranza interna, oltre alle due capogruppo Malpezzi e Serracchiani e al ministro Guerini, spazio anche a Dario Nardella (che avrà una serata con la sindaca di Barcellona Ada Colau e il candidato di Bologna Matteo Lepore), a Simona Bonafè e Alessandro Alfieri. Assenti gli ex capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci e Matteo Orfini.

Il programma, spiegano al Nazareno, fotografa l’idea di Pd e di centrosinistra di Letta: radici ben piantate nel partito delle origini, pluralismo interno, apertura a un centrosinistra largo, dialogo con la società civile e rapporto stretto col M5S. Da segnalare la vasta rappresentanza del governo, con oltre metà dei ministri presenti. Un modo per ribadire che «questo è il nostro governo», come ripete Letta, auspicando che Draghi vada avanti fino al 2023.

Tra i temi chiave della kermesse lavoro, sanità pubblica, diritti sociali e civili. Ma anche la sfida delle amministrative di ottobre (il 31 agosto saranno ospiti tutti i candidati sindaci del Pd), primo vero test per Letta che lo stesso giorno si gioca il futuro nel collegio di Siena.