Promosso da FemmSdc Group (gruppo femminista nella Società della Cura, rete italiana di oltre 400 associazioni), con la collaborazione di Global Dialogue for Systemic Alternatives Transform!Europe, il seminario si svolgerà pochi giorni prima del vertice del G20 a Roma e della Cop26 a Glasgow.

Sarà un’ occasione per valutazioni critiche, proposte di alternative e per consolidare relazioni internazionali. Parteciperanno relatrici di molti paesi (su zoom) e relatrici italiane in presenza in tre postazioni: a Roma, presso la Casa internazionale delle donne, a Lecce alla Casa delle donne, a Bologna al Centro Donne. Interpretazione in italiano inglese francese spagnolo/portoghese

23 ottobre, ore 14.00 – 17,30

Introduzione:  “Che genere di mondo? donne contro la guerra, la violenza, l’ipocrisia della politica. Per accogliere chi è costretta a fuggire, per sostenere chi lotta per i diritti nel proprio paese”. 

Alessandra Mecozzi e  Zarlesht Berek (Afghanistan)

Prima sessione: “Come ci ha trovato la pandemia? La crisi sindemica e le politiche degli Stati: l’incuria neoliberista, le privatizzazioni e i tagli sociali quanto hanno influito sugli effetti della crisi?

Moderano Nicoletta Pirotta e Nora Haydee Rodriguez.

Intervengono: Tiffany Jones-Smith (Stati Uniti), Rosy Zuniga (Messico), Nandita Shah (India), Meriem Zeghidi Adda (Tunisia), Amel Hadjadj (Algeria), Aslihan Chakaloglu (Turchia), Mona al Ghussein (Palestina), Nadjezhda Azhgihina (Russia), Heidi Meinzolt (Germania), Judith Morva (Ungheria), Ada Donno (Italia), Simona Grassi (Campagna No profit on Pandemics), Maura Cossutta, Ingrid Beck (Argentina)

24 ottobre, ore 14.00 – 17,30

Seconda sessione: “Quali sono le possibili alternative per la trasformazione? – Sfide femministe”

Introduce Samanta Picciaiola (Ass. Orlando – BO) ; Moderano M. Grazia Ruggerini e Paula Beatriz Amadio

Intervengono: Mercia Andrews (Sud Africa),  Francoise Kankindi (Rwanda), Marie Debs (Libano), Dorra Mahfoud (Tunisia), Hanin Tarabay (Palestina), Yasmina Falah (Iraq), Elizabeth Farren (Stati Uniti), Lorena Garron (Spagna), Mazè Morais (Brasile), Hazal Koyuncuer (Turchia/Kurdistan), Marta Lempart (Polonia), Anna Maria Iatrou (Grecia),  Nora Garcia (Asamblea de los pueblos/internaz), Fernanda Minuz, Marie Moise, Gaia Benzi , Floriana Lipparini (Italia)

In allegato brevissimi profili delle relatrici. Alcune di loro (afghana, rwandese, palestinese saranno in presenza alla Casa Internazionale delle donne a Roma).

 

RELATRICI E COORDINATRICI DEL SEMINARIO INTERNAZIONALE 23/24 OTTOBRE 2021

Nandita Shah – India

Co-direttrice di Akshara, Women’s Resource Centre, una delle più grandi Associazioni/Ong a Mumbai che si occupa di emancipazione di donne e ragazze. Hanno lavorato molto sulla pandemia. E’ una delle organizzatrici del Forum Sociale Mondiale a Mumbai (2004)

Zarlesht Berek – Afghanistan

Laurea all’Università di Kabul e Master all’ Univeristà di Pavia. Lavorava con Organizzazioni umanitarie internazionali per promuovere i diritti umani dei rifugiati e il loro ritorno volontario nel loro paese. Esperienze di lavoro con Ambasciata italiana su progetti relativi ad emancipazione delle donne e sviluppo economico. Adesso in Italia

Meriem Zeghidi Adda – Tunisia

Militante femminista e operatrice culturale. Assistente presso il servizio di azione culturale dell’Istituto Francese di Tunisia, Precedentemente Coordinatrice del Centro d’ascolto per le donne vittime di violenza dell’ATFD – Association Tunisienne Femmes Democrates. Laureata in Belle Arti all’Istituto Superiore di Belle Arti di Tunisi.

Amel HadjadjAlgeria

Difensora dei diritti umani, fa parte dell’Association féministe algérienne, e del movimento “Kif Kif” che promuove i diritti delle persone LGBT+ e opera per la realizzazione dell’eguaglianza dei sessi in Algeria.

Aslihan Chakaloglu – Turchia

Coordinatrice di United Women for Equality and Freedom (UWEF, affiliata a WIDF ). Organizzazione multietnica femminista per i diritti produttivi e riproduttivi delle donne. Ha ampiamente contribuito alle proteste contro il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul, contro la violenza sulle donne.

Mona Al Ghussein – Palestina-GB

Scrittrice, giornalista, documentarista. Vice presidente di British Muslims for Secular Democracy (BMSD). Coautrice del libro Feminine Power. Molti scritti su Palestina/Israele per stampa britannica e araba

Tiffany Jones-Smith – USA

Presidente della Texas kidney Foundation. Conduce TAAN TV, the African American Network

Nadjezhda Azhgihina – Russia

Giornalista, direttora di PEN Moscow. Parte della Russian Writers Union e board member of “Article 19”. E’ stata nel gender council of the federation of journalist Russia e vicepresidente della Federazione Europea dei giornalisti. Attivista per diritti di giornalisti e libertà di stampa; cultura e politiche di genere. Progetti per Istituzioni Internazionali.

Maura CossuttaItalia

Presidente della Casa internazionale delle donne a Roma.Laurea in medicina e chirurgia, per anni ha esercitato la professione di medica ematologa.  Deputata nel Parlamento italiano dal 1996 al 2006

Heidi Meinzolt – Germania

Fa parte dell’ esecutivo della Lega Internazionale delle donne per la Pace e la libertà/ WILPF/ responsabile per la cooperazione europea

Judith Morva – Ungheria

economista in pensione, editrice della versione ungherese di “Le Monde Diplomatique” on line

Nora García – Spagna

Coordinatrice Gruppo femminista della “Asamblea de los pueblos” rete transnazionale per i diritti e l’indipendenza dei popoli

Rosy Zuniga – Messico

Segr. Gen. Consiglio di Educazione Popolare di America Latina e Caribe (CEAAL) . Attivista per il Forum Sociale Mondiale che quest’anno si terrà in Messico

Ada Donno – Italia

Casa delle donne di Lecce. Ufficio Europeo delle Federazione Democratica Internazionale delle Donne. Attiva nella Associazione Donne della regione Mediterranea (AWMR)

Elizabeth Farren – USA/Roma

Nata a New York, arrivata a Roma nel 2002. Attivista. Tra le fondatrici in Italia della Women’s March, nata nel 2016 negli Stati Uniti come protesta spontanea, a cui parteciparono 6 milioni di persone, dopo l” elezione del presidente Donald Trump. La Women’s March è si effettua in diverse città del mondo.

Mercia Andrews – Sud Africa

Cresciuta in una famiglia di braccianti agricoli. Ha insegnato a Città del Capo dove vive. Dirigente della Rural Women Assembly – rete di associazioni di contadine Sud Africa, attiva in diversi paesi del continente; per la protezione delle sementi coltivate, nella promozione di modelli agricoli alternativi e nella salvaguardia della biodiversità.

Francoise Kankindi – Rwanda/Italia

Nata già profuga in Burundi, dove il padre si è rifugiato per scampare ai massacri del 1959. Vive a Roma dove lavora a Poste Italiane. Presidente della Associazione onlus Bene-Rwanda (figli del Rwanda) che ha gli obiettivi di conservare e valorizzare la memoria del genocidio del 1994 e di promuovere gli strumenti per riconoscere la “cultura del genocidio” nella sua genesi

Marie Debs – Libano

Association Egalité-Wardah Boutros pour l’action feminine. Si batte per la promozione e attuazione della Convenzione CEDAW (per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne) in Libano

Dorra Mahfoud – Tunisia

Sociologa, professoressa emerita all’Università di Scienze Umane e sociali di Tunisi , militante femminista, tra le  fondatrici dell’Afturd Association des Femmes Tunisiennes pour la Recherche sur le Développement.

Hanin Tarabay – Palestina/Israele

attrice e storyteller, formatrice. Vive ad Haifa dove organizza seminari con donne palestinesi sulle questioni diritti, giustizia, libertà. Attualmente in Italia per diverse attività formative con il Teatro dell’ Oppresso.

Ingrid Beck – Argentina

giornalista, scrittrice. Ha diretto la prima scuola di giornalismo con indirizzo arte, cultura e spettacolo, TEA Arte. Con altre giornaliste argentine, ha promosso il movimento Ni una menos , contro la violenza di genere e i femminicidi nel Paese, che il 3 giugno 2015 ha mobilitato per la prima volta migliaia di persone in piazza. Nel 2016 ha diretto il progetto “L’Argentina racconta la violenza sessista”, che ha prodotto il Primo Indice Nazionale della Violenza Sessista, a cui hanno partecipato 59mila donne, e ha permesso di misurare diversi tipi di violenza.

Mazè Morais – Brasile (Batalha/PI)

Segretaria lavoratrici rurali nella Confederazione Lavoratori Agricoli (CONTAG)

Nel 2019 ha coordinato il 6 marzo la Marchas de las Margaridas, la più grande mobilitazione realizzata dalle donne delle campagne, delle foreste e delle acque.

Hazal Koyuncuer – Kurdistan turco

attivista per UIKI, l’Ufficio di informazione Curdo in Italia. Recentemente bloccata con una delegazione italiana mentre si recavano da Istanbul a Erbil (Iraq)

Yasmine Falah – Iraq

Attivista e difensora dei diritti umani. Fa parte della Iraqi Civil Society Solidarity Initiative

Floriana Lipparini – Italia

Giornalista, Casa delle donne di Milano. Referente per Città Bene Comune e Rete No-muri-no-recinti. Autrice di “Per altre vie. Donne fra guerre e nazionalismi”

Lorena Garrón Rincón – Spagna

Consigliera del consiglio comunale di Cadice per i femminismi e LGTBI. Attivista femminista

Marta Lempart – Polonia

Attivista per i diritti delle donne e la democrazia. Fondatrice del movimento Ogólnopolski Strajk Kobiet (Osk, Sciopero delle Donne Polacche). Collettivo che il 3 ottobre 2016 ha organizzato manifestazioni in oltre 150 città polacche in segno di protesta contro la proposta di legge antiabortista e che è scesa in piazza anche nel 2018, l’anno scorso e quest’anno, per lo stesso motivo, dando luogo ad una lunga mobilitazione nazionale seguita dai media internazionali.

Anna Maria Iatrou – Grecia

Promotrice con altre dell’iniziativa di donne contro il debito e le misure di austerità / Casa delle donne di Salonicco

Marie Moise e Gaia Benzi – Italia

Attiviste, redattrici della rivista Jacobin Italia e traduttrici del “Manifesto della cura. Per una politica dell’interdipendenza”

Nicoletta Pirotta – Italia

Femminista IFE Italia, di cui è presidente, e FAE (Feminists for another Europe). Attivista sociale e politica. Tra le fondatrici dell’Assemblea Permanente delle Donne della funzione Pubblica CGIL di Como e della Marcia Mondiale delle Donne. Fa Parte del gruppo Femm della Socistà della Cura

Paula Beatriz Amadio – Italia

Laureata in scienze pol. ed econom. lavora su orientamento al lavoro e inserimento lavorativo delle persone a rischio di esclusione sociale. Attivista femminista. Cofondatrice della Rete Femminista marche Molto +di 194. Fa parte del gruppo Femm della società della Cura.

Maria Grazia Ruggerini – Italia

Socia fondatrice di Le Nove studi e ricerche. Dagli anni 90 si occupa, con associazioni di donne del Maghreb, di diritti di cittadinanza, lavoro produttivo e riproduttivo, violenza maschile contro le donne

Fernanda Minuz – Italia

Docente. Ricercatrice e formatrice di insegnanti. Si occupa in particolare di insegnamento in contesti migratori e per adulti non scolarizzati.

Samanta Picciaiola – Italia

Presidente dell’Associazione Orlando. Maestra di scuola primaria dal 2005 ha conseguito una Laurea in filosofia e successivamente un Dottorato di ricerca internazionale in Estetica presso l’Università La Sorbonne Paris IV. Coordina il gruppo scuola e formazione dell’Associazione Orlando.

Nora Haydee Rodriguez

Di origine argentina, attivista nell’ educazione di giovani e per i diritti umani, in particolare per bambine ragazze e migranti, con Arci. Antimilitarista, portavoce del Movimento Dal Molin.

Simona Grassi

Medica presso Ospedale Cardarelli di Napoli. Attivista Ambulatorio popolare dell’ex OPG. Campagna NO PROFIT ON PANDEMIC. Campagna europea (Iniziativa cittadini europei ICE) per la sospensione dei brevetti su vaccini e farmaci anti-covid 19).

Alessandra Mecozzi – Italia

Attivista in: gruppo Femm Società della Cura, assoc. Cultura è Libertà (Palestina) di cui è presidente, Rete In difesa di (difensori/e di diritti umani). Sindacalista nella Fiom-Cgil dal 1971 al 2012 e resp. Ufficio Internazionale dal 1996. Dal 2001 nei Forum sociali mondiali ed europeo. A Torino ha promosso con gruppi femministi “Produrre e Riprodurre, Convegno internazionale delle donne dei paesi industrializzati” (1983) e co-fondato nel 1987 “Sindacato donna”.