La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura chiede al plenum di palazzo dei Marescialli di archiviare il caso di Antonio Esposito, il giudice di Cassazione che ha presieduto il collegio che ha condannato Silvio Berlusconi per frode fiscale nel caso dei diritti tv Mediaset. Il magistrato era stato al centro degli attacchi da parte del Pdl e degli avvocati del Cavaliere perché accusato di aver anticipato in un’intervista al «Mattino» le motivazioni della sentenza, non ancora depositate. Sebbene l’intervista di Esposito a palazzo dei Marescialli non sia piaciuta, la commissione ha deciso all’unanimità di chiedere l’archiviazione del fascicolo ritenendo assenti i presupposti per un’eventuale trasferimento d’ufficio del magistrato per incompatibilità funzionale. E’ stata accolta la proposta in tal senso del relatore Mariano Sciacca, togato di Unicost. Ma la richiesta della commissione al plenum prevede anche che non vi sia alcuna tutela da parte del Csm nei confronti di Esposito per gli attacchi ricevuti dopo l’intervista da lui rilasciata. La commissione non si è invece ancora pronunciata sulla richiesta di un intervento del Csm a difesa dell’intera magistratura, per la «campagna mediatica» contro i giudici dopo la condanna di Berlusconi, culminata con il video nel quale il Cavaliere ha definito «mostruosa e politica» la sentenza.