Boko Haram (per la maggioranza dei media e delle fonti affidabili, in lingua hausa significherebbe «L’educazione occidentale è peccato») è un movimento islamista radicale che mira a instaurare in Nigeria uno stato islamico fondato sulla Sharia.

Nome ufficiale: Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad (People Committed to the Propagation of the Prophet’s Teachings and Jihad).

2002 – fondato da Mohammed Yusuf, predicatore islamico. Attivo specie negli stati del nord della Nigeria quali Yobe, Kano, Bauchi, Borno e Kaduna.

Luglio 2009 – il leader Yusuf viene catturato dalle forze di sicurezza nigeriane e ucciso poche ore più tardi. Gli subentra un ex vice capo del gruppo, Abubakar Shekau, che da Maiduguri – capitale dello stato del Borno – lancia una violenta campagna di operazioni militari per creare uno Stato islamico.

26 agosto 2011 – un attentatore si fa saltare in aria presso l’edificio delle Nazioni Unite a Abuja. Almeno 23 i morti e 76 i feriti. Boko Haram rivendica il 29 agosto e chiede la liberazione dei prigionieri per evitare ulteriori attentati. È il primo attentato kamikaze noto in Nigeria.

Gennaio 2012 – attacco alle forze di sicurezza di Kano, 186 i morti.

Novembre 2013 – Gli Usa dichiarano Boko Haram «gruppo terroristico»

Maggio 2013 – Il presidente Goodluck Jonathan dichiara lo stato di emergenza in Borno, Yobe e Adamawa i tre Stati più colpiti dagli attacchi di Boko Haram.

Feb 2014 – attacco a una scuola secondaria a Buni Yadi, vicino a Damaturu, la capitale dello Yobe. Uccisi e bruciati i corpi di 59 studenti.

Aprile 2014 – rapite 276 ragazze dalla Government Girls Secondary School di Chibok.

Agosto 2014 – Boko Haram proclama il califfato nelle aree sotto il suo controllo e loda Abu Bakr al-Baghdadi (Isis).

Gennaio 2015 – Boko Haram attacca Maiduguri.

Mar 2015 – Boko Haram annuncia alleanza con l’Isis.