Per il primo ministro, Manuel Valls, è “una polemica indegna”, che “mira a destabilizzare il governo”. François Hollande è sceso in campo e fa appello alla “giustizia e a nessun altro”, per far emergere la verità sulla sicurezza la sera del 14 luglio sulla Promenade des Anglais. Il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, il principale bersaglio della polemica scatenata dalla destra e ora corroborata dalle dichiarazioni di una poliziotta municipale di Nizza, ha deciso di sporgere denuncia per “diffamazione” e punta il dito contro “una campagna di ingiurie”.

Al centro della polemica oggi c’è Sandra Bertin, agente della polizia municipale di Nizza, responsabile della videosorveglianza. Bertin ha denunciato di aver subito “pressioni” da parte del ministero degli Interni, che gli avrebbe “chiesto di segnalare i punti di presenza della polizia nazionale, delle barriere e di segnalare che si vedevano anche dei poliziotti nazionali nei due punti del dispositivo di sicurezza” sulla Promenade, quando il camion del terrorista ha fatto irruzione, uccidendo 84 persone e ferendone 300. Il ministero smentisce. Secondo le ultime informazioni, in effetti, Sandra Bertin sarebbe stata contattata dalla polizia nazionale, “una procedura classica”, afferma il direttore Jean-Marc Falcone, che assicura che non è stata fatta “nessuna domanda destinata a chiedere modifiche di documenti”. La polemica riguarda la presenza di polizotti nazionali sulla Promenade: il ministero assicura che erano 64 in azione, la destra afferma che al momento dell’attentato non erano sul posto. Per Valls, è “malsano” rimettere in causa continuamente lo stato e il lavoro della magistratura. Valls ha nel mirino Christian Estrosi, oggi presidente della regione Paca (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), importante esponente dei Républicain (corrente Sarkozy), che è stato sindaco di Nizza per 8 anni (e oggi conserva l’assessorato alla sicurezza). Estrosi è subito partito all’attacco del governo, già nelle prime ore dopo l’attentato. C’è un braccio di ferro tra governo e comune di Nizza, con uno scaricabarile reciproco. Estrosi non aveva partecipato a nessuna riunione preparatoria dei festeggiamenti del 14 luglio, malgrado sia responsabile della sicurezza (e alcune famiglie di vittime hanno sporto denuncia anche contro il comune). Estrosi, che è stato eletto alla testa della Regione presentandosi come un “resistente” per ottenere dei voti a sinistra al ballottaggio contro Marion Maréchal-Le Pen (Fronte nazionale), si è sempre vantato di aver fatto di Nizza “la città più sicura di Francia”: grazie al corpo di poliziotti municipali più consistente del paese (378 agenti) e alla prima rete di videosorveglianza del paese (1250 videocamere). Pero’, nessuna videocamera ha individuato i sopralluoghi del camion di Mohamed Lahouaiej-Bouhlel nei giorni precedenti il 14 luglio e nessun poliziotto municipale si è preoccupato di intervenire per sapere cosa ci facesse un tir in zona nei giorni in cui la circolazione era proibita. La poliziotta municipale Sandra Bertin è molto vicina a Estrosi, ha aderito su Facebook al gruppo di amici dell’ex sindaco ed è anche sulla pagina dell’attuale sindaco, Philippe Pradel. Ha firmato la petizione lanciata da Estrosi contro il “lassismo di stato” del governo socialista. L’offensiva contro Cazeneuve ha anche sfruttato la richiesta di requisizione giudiziaria dei video del 14, per evitare che vengano diffusi in modo selvaggio, come un “tentativo di dissimulazione delle prove” da parte del governo: ma, in realtà, questi video sono nelle mani della giustizia. In un comunicato, Les Républicains denunciano “opacità, contraddizioni, zone d’ombra che persistono” sugli avvenimenti tragici della sera della Festa nazionale sulla Promenade des Anglais. Ma già pensano alle prossime elezioni presidenziali e a una campagna dove la “sicurezza” sarà al centro, in un paese sempre più lacerato. Le primarie a destra sono a novembre e già Sarkozy (che non è ancora ufficialmente candidato) sta impostando la campagna sullo scontro destra-sinistra, a cominciare dalla questione della sicurezza.