Picco in Germania ieri, nel primo giorno di lockdown, del numero dei morti: 952 in 24 ore, il più alto in assoluto dall’inizio dell’epidemia, e 23.427 nuovi casi. E anche se la cifra potrebbe includere decessi risalenti a giorni precedenti, il capo del Robert Koch Institute ha sottolineato che la situazione «è più grave di quanto sia stata finora» in quanto «il numero di casi è più alto che mai e continua a salire. C’è il pericolo che la situazione peggiori e che diventi sempre più difficile gestire la pandemia e le sue conseguenze».

L’allarme era risuonato già nella mattinata di ieri dalla Sassonia dove un medico di Zittau aveva rivelato il sovraccarico delle terapie intensive: «Nei giorni scorsi siamo già stati costretti più volte a dover decidere chi riceve l’ossigeno», ha detto Mathias Mengel. Ma  su questo gli esperti dell’associazione interdisciplinare per le Terapia intensiva e la Medicina d’urgenza del Divi e il Robert Koch Institut rassicurano: c’è ancora capacità di accoglienza. In Germania, spiegano, non si è ancora arrivati al punto di dover stabilire una priorità fra i malati. Nel caso di sovraccarichi regionali, inoltre, si è pronti a smistare i pazienti fra le regioni.