Secondo il rapporto settimanale della cabina di regia composta da ministero della salute e Istituto Superiore di Sanità, l’indice Rt a livello nazionale è tornato al di sopra del valore 1. Per la precisione vale 1,01, frutto di una situazione variegata tra regione e regione. Se in molte regioni la situazione è sotto controllo, in 6 regioni del centro-nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio) il valore di Rt supera la soglia di sicurezza: si va dall’1,06 di Emilia-Romagna e Piemonte all’1,61 del Veneto.

Sono le stesse regioni “fuori soglia” della scorsa settimana a cui si è aggiunta anche la Lombardia.

In Basilicata, Calabria, Molise e Puglia l’indice è praticamente a zero. L’indice Rt è uno dei parametri più sorvegliati dagli epidemiologi. Ma il suo significato è alla portata anche dei meno esperti: quando i casi aumentano, Rt sale sopra 1; quando diminuiscono, va sotto. Se vale 1,01 come nella settimana dal 6 al 12 luglio cui si riferisce il report, il contagio è da considerare tecnicamente in espansione ma senza particolari allarmi.

«Il numero dei casi rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile» conferma il responsabile della prevenzione, l’epidemiologo Gianni Rezza. «Questo è dovuto alla presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti, spesso dovuti a casi importati dall’estero: ne consegue la necessità di continuare con comportamenti ispirati alla prudenza. La sanità pubblica deve intervenire prontamente per intercettarli e contenerli rapidamente».

Il valore dell’indice Rt però non basta a descrivere la situazione dell’epidemia. Conta anche la dimensione assoluta del contagio. Nella giornata di ieri si sono registrati 233 casi, con una distribuzione quasi uniforme tra Veneto, Lombardia (55 casi ciascuna) e Emilia-Romagna (54). In 4 regioni più la provincia di Trento non si sono registrati nuovi contagi e i ricoverati in terapia intensiva sono scesi a 50. Nell’ultima settimana la media dei contagi è pari a 196 nuovi casi al giorno, 4 in meno rispetto a una settimana fa e 17 in più rispetto a due.

La situazione italiana non è molto diversa da quella francese o tedesca. Oltralpe si viaggia a una media di 530 casi al giorno da un paio di settimane (era sotto i 300 a fine maggio). In Germania si contano circa 377 nuovi casi ogni 24 ore, cioè un centinaio più del minimo toccato un mese fa, e l’indice Rt è stimato a 1,25. Va peggio in Spagna: nell’ultima settimana la media di nuovi casi giornalieri è salita oltre le 800 unità, circa il doppio rispetto alla settimana precedente.