Sono 13.532 i nuovi casi di Covid-19 e 311 i morti registrate ieri in Italia. Il giorno precedente erano stati rispettivamente 13.908 e 316. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia ha raggiunto il numero di 2.710.819. Le persone che hanno perso la vita sono invece 93.356. Nelle 24 ore precedenti all’ultimo bollettino del ministero della Salute sono stati effettuati 290.534 tamponi: il tasso di positività è al 4,6%. Minimo l’incremento rispetto al 4,5% di venerdì, quando i tamponi erano stati 305.619. 

Le regioni con il maggior numero di contagi sono state Lombardia (2.277), Campania (1.751), Emilia Romagna (1.488), Lazio (1.060) e Puglia (945). 2.062 persone sono attualmente ricoverate in terapia intensiva (-32). Altre 18.500 si trovano in ospedale con sintomi (-236). 

Le buone notizie sono per i 13.973 guariti ieri (2.216.050 in totale dall’arrivo del virus) e per il calo degli attualmente positivi: sono 401.413 in totale, diminuiti di 761. Per quanto riguarda il numero dei vaccinati: 1.276.576 persone hanno ricevuto la prima dose e 1.659.409 anche la seconda. Il 4,87% degli italiani ha avuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19.

Domani si dovrebbe tenere un vertice tra ministero della Salute e Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per valutare l’eventuale estensione della somministrazione del vaccino sviluppato dall’azienda anglo-svedese Astra Zeneca anche alla fascia di età tra 55 e 65 anni. Il tema è al centro del dibattito politico perché la limitazione consigliata dall’Aifa complica le vaccinazioni per categoria lavorativa. Se nei giorni scorsi l’Organizzazione mondiale della sanità ha reso pubbliche delle raccomandazioni che ne sostengono la validità anche oltre i 65 anni e contro le varianti, alcuni esperti rimangono scettici. Sia per la mancanza di dati sufficienti, sia perché si tratta del vaccino con il tasso di efficacia più basso (circa il 60%) e sarebbe quindi preferibile utilizzarlo per le fasce di età meno colpite dagli effetti gravi del Covid-19.

Intanto ieri l’assessore alla sanità del Lazio ha annunciato a margine della videoconferenza della task-force regionale che «dal primo marzo inizierà la somministrazione dei vaccini Astra Zeneca presso i medici di famiglia». Si parte con chi ha 55 e 54 anni. Secondo il cronoprogramma ogni mese si dovrebbero vaccinare le persone di due classi di età.

Dall’azienda anglo-svedese arrivano invece due novità: in Gran Bretagna ha annunciato l’avvio di una sperimentazione del vaccino su bambini e adolescenti tra 6 e 17 anni; in Italia ha presentato un esposto ai Nas contro eventuali forniture illecite. «Ribadiamo che non vi è attualmente alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato – afferma in una nota Astra Zeneca – Se qualcuno offre vaccini attraverso il settore privato, è probabile si tratti di vaccini contraffatti e come tali vanno segnalati alle autorità competenti».