Di Donald Trump si sono perse le tracce. Ammutolito ob torto collo su tutti i social media disponibili, il presidente uscente si è rintanato nella Casa Bianca, rifiutandosi di fare un discorso di commiato e di parlare con lo sfidante che l’ha battuto.

Sempre più isolato e con sempre più membri del suo gabinetto che annunciano le loro dimissioni, Trump sta valutando l’idea di riunirsi con l’uomo che l’ha portato alla presidenza nel 2016, l’ex consigliere Steve Bannon per il quale starebbe valutando la possibilità di concedere la grazia.

L’ex capo stratega della Casa Bianca e massimo aiutante della campagna del 2016 è accusato di aver truffato i donatori che avevano contribuito a un crowdsourcing privato lanciato da Bannon per costruire un muro lungo il confine tra Stati Uniti e Messico; una grazia presidenziale risolverebbe molti problemi, così come il suo aiuto per rilanciare Trump nella nuova vita che lo aspetta dal 20 gennaio in poi.

Di cosa accadrà di Trump dopo quella data non si sa ancora molto, le uniche informazioni certe riguardano l’ultimo viaggio che farà sull’air force one, che lo porterà a Mar O Lago, Florida il giorno dell’insediamento di Biden a cui The Donald non parteciperà, anzi: lascerà la Casa Bianca in mattinata, ore prima dell’arrivo del nuovo presidente. Per Trump il giocattolo della presidenza si è rotto, ed ha perso di interesse.

IL MEETING CON MR. PILLOW

Una delle poche persone che ha voluto incontrare fa parte di quel caravanserraglio a cui Trump ci ha abituati, la galassia di individui che hanno orbitato attorno a lui negli ultimi cinque anni e che non manca di personaggi insoliti. Pochi, però, hanno avuto la stessa traiettoria del suo visitatore di ieri, Michael Lindell, aka Mr Pillow.

Micheal Lindell. @Lapresse

Lindell è l’amministratore delegato della società My Pillow, che, come ci si aspetta, produce cuscini. La sua azienda fa molto pubblicità su Fox News, spesso con spot in cui compare lo stesso Lindell. Uma specie di Wanna Marchi del cuscino, e un importante finanziatore dei repubblicani.
Da quando Trump ha perso le elezioni Lindell è diventato un fervente sostenitore dell’affermazione assolutamente infondata secondo cui le elezioni sarebbero state rubate a Trump, e l’ha sostenuto in tutte le trasmissioni di estrema destra, insistendo sul fatto di avere prove che il tycoon abbia effettivamente vinto le elezioni.

2 giorni fa ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una dichiarazione secondo cui Trump sarà presidente per “altri 4 anni”.
Ieri Lindell è andato a trovare Trump alla Casa Bianca, con dei fogli in mano.

Il fotografo del Washington Post, Jabin Botsford, ha catturato un’immagine degli appunti che Lindell portava con sé. Si può vedere solo metà della pagina, ma è abbastanza per ricostruirne il senso: si tratta di una strategia del Ceo di MyPillow per raccogliere le prove di frodi elettorali che pensa esistano, aggirando le amministrazioni locali che non collaborano, in modo da poter legittimare l’uso di risorse militari nel tentativo di mantenere Trump al potere, o, come dice lui, “per proteggere la Costituzione”.

COSA FA PENCE

Mentre Trump riceve un venditore di cuscini che cerca di lanciare una strategia per mentire al pubblico e usare i militari per sovvertire l’elezione democratica del suo successore, qualcun altro sta continuando a portare avanti il proprio ruolo istituzionale.

Mike Pence. @lapresse

Il vicepresidente Mike Pence sta facendo visite di commiato agli operatori telefonici della Casa Bianca, visite alle truppe nelle basi in tutto il Paese, è andato a ringraziare personalmente le guardie nazionali in loco per l’inaugurazione, ed ha anche telefonato al suo successore.

Per la prima volta Pence ha parlato con il vicepresidente eletto Kamala Harris, il contatto di più alto livello fino ad oggi tra l’amministrazione uscente e quella entrante. La loro conversazione telefonica è stata descritta dal New York Times come cordiale, con Pence che ha offerto le sue congratulazioni e collaborazione.

Forse i posteri rideranno leggendo di queste ore finali in cui il presidente discuteva con un venditore di cuscini cospirazionista della possibilità di invocare la legge marziale, mentre il suo vice cercava di salvare la faccia dello Stato davanti ai suoi funzionari. Per i contemporanei è più difficile.