Lei ha due figli maschi con il complesso di essere delle femminucce. Lui ha tre figlie –una delle quali si chiama Larry e viene regolarmente scambiata per un ragazzo. Il loro primo incontro – una blind date catastrofica – avviene da Hooters, la popolare catena di ristoranti di sapore soft core (Hooters è una parola slang e significa seno. Il motto della franchise è «deliziosamente pacchiano, eppure poco sofisticato»). Il secondo –casuale- al supermercato, dove lui sta comprando i Tampax sbagliati per la figlia teen ager e lei una rivista porno per il primogenito che si masturba pensando alla baby sitter.

Il film è Insieme per forza (in inglese Blended, e cioè «frullati»), l’ultima commedia «di» Adam Sandler e una re-union tra il comico di Brooklyn (è nato lì, nel 1996) e Drew Barrymore, già insieme in Prima o poi me lo sposo (1998) e 50 volte il primo bacio (2004).
Nella classica premessa da romantic comedy hollwyoodiana in cui due incompatibili si rivelano in realtà fatti uno per l’altra, la familiarità tra Barrymore e Sandler ha ormai una qualità piacevole, calda, alla Hepburn/Tracy, anche se purtroppo i film che fanno insieme non hanno la stessa classe.

Sandler è un comico che può raggiungere punte molto alte, con il regista giusto (Apatow in Funny People, o James Brooks in Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare e Paul Thomas Anderson in Ubriaco d’amore) o in oggetti quasi demenziali (come Zohan – Tutte le donne vengono al pettine e Io vi dichiaro marito e marito, entrambi di Dennis Dugan) ma che (in qualità di produttore di quasi tutti i suoi film) in genere preferisce lavorare, internamente, su variazioni di canovacci abbastanza scontati, e con un gruppo di collaboratori e amici di vecchia data. Frank Coraci, il regista di Insieme per la forza (e di Prima o poi me lo sposo) è uno di quelli. Il suo tocco è pesante e nonostante un mestiere di anni (sempre al fianco di Sandler), il ritmo comico però è maldestro.
Stereotipi, e confusione, dei generi sono al cuore di Insieme per forza. Lauren (Barrymore) ha mollato il marito donnaiolo e ha due figli educati (a cena con la giacca scura) ma molto insicuri, uno dei quali è un disastro in tutti gli sport. Jim (Sandler) è vedovo e, alle prese con tre bambine sensibili e un po’ traumatizzate, ha la grazia di un elefante («perché ti metti il reggiseno? Tanto non ti serve», dice a Larry, che obbliga a giocare a pallacanestro con i suoi amici).

Entrambi fanno del loro meglio. Lei ordinata e dolcemente severa. Lui affettuosamente irresponsabile. Che i loro sforzi siano destinati e unirsi è chiaro fin dalla scena del supermercato, anche se pretendono ancora di odiarsi. Il terzo incontro, dopo i primi due andati male, avviene in Africa, in un tremendo resort famigliare dove le due famiglie si ritrovano dopo aver comprato a basso prezzo una vacanza andata male ad altri.
Grandi vedute di natura selvaggia, danze tradizionali, un lettone a forma di cuore….Vivranno felici e contenti in New Jersey.