Ieri ho terminato di leggervi il libro «Nonna Ida» che ho scritto su mia mamma e su mia figlia. Mi dite cosa vi ha colpito di più? Cosa ricordate di tutte le pagine che ho letto? Solo una cosa, però.

«A me Nonna Ida perché è simpatica. Però lei non è alla moda. Lei non vuole essere alla moda. Anche quando si veste, la moda non le interessa molto». «Il protagonista del libro però, per me, non è Nonna Ida. Però io ho capito come hai fatto, maestro: hai fatto finta che a scrivere il libro fosse tua figlia, invece lo hai scritto tu». «A me piaceva quando Gioia faceva finta di avere un negozio con le cose da vendere e dopo la nonna andava al negozio e faceva la spesa, cioè comprava quello che le piaceva di più, anche se erano cose un po’ finte che c’erano in vendita come delle immagini, delle fotografie, non delle cose vere». «A me piaceva quando Gioia andava sull’altalena e lei, la nonna, spingeva l’altalena». «Per me, maestro, tua figlia è stata intelligente a non andare troppo forte sulla sedia a dondolo perché poi poteva anche cadere». «A me è piaciuto molto quando Gioia si è provata la macchinetta che hanno i vecchi per misurarsi la pressione del sangue delle vene, perché il sangue deve sempre scorre dentro le vene altrimenti tu, dopo, muori». «Anche io una volta mi sono provata la pressione con la macchinetta di mio nonno ed è stato bello perché mi sentivo il braccio che stringeva. Non mi faceva male. Mi stringeva solo un po».

Mi provate a definire con parole vostre il rapporto che c’è tra Gioia e Nonna Ida?

«Per me si volevano bene. Cioè, si vogliano ancora bene. Sono carine». «La nonna è molto paziente e ascolta sempre la sua nipotina. Le vuole bene. Si capisce dalle parole che le dice. Anche Gioia vuole bene a sua nonna. Parla sempre con lei. E’ sempre… Si sforza di essere sempre gentile, educata». «Si vogliono bene. Si amano. Perché stanno insieme, si aspettano. Fanno tante cose insieme«. “Io vedo che si vogliono bene perché si divertono insieme. Altrimenti non si divertivano. A me è piaciuto quando ho visto che andavano in tandem, sulla copertina. Perché a me piace molto andare in tandem. Quando sono andata al mare a Riccione ci sono andata con mia mamma e anche con mio papà. Però non c’è nella storia quando sono andati in tandem e non ho capito perché». «A me ha colpito quando la nonna ha raccontato come era la sua scuola quando lei era piccola, era una bambina. Perché era molto diversa dalla scuola di Gioia che c’è adesso. I bambini prima avevano il grembiule. Anche le bambine. Poi c’erano le bacchette e le maestre potevano picchiare sulle mani i bambini monelli. Poi c’era la guerra». «Per me si capisce che si vogliono bene, la nonna e sua nipote, perché sono brave a cucinare insieme. Perché la nonna insegna a Gioia a comportarsi bene ma anche a fare da mangiare, a pulire la casa.». «Poi è anche paziente, la nonna. Perché lei, la nonna, vuole che sia felice mentre cresce».

Mi dite anche le cose che vi sono piaciute meno, per piacere?

«A me è piaciuto tutto, maestro. Solo la faccenda del tandem che dopo loro due non vanno in tandem mi è dispiaciuta un po’». «A me dispiaceva come viveva la nonna quando c’era la guerra: la vita dei bambini era più difficile ma lei si divertiva ugualmente». «A me piace quando la nonna fa vedere alla nipotina le medaglie che aveva vinto in bicicletta suo marito che era morto, che poi era il nonno di Gioia. Perché lui era un cicloturista e andava in bicicletta molto veloce e aveva vinto tante medaglie tante coppe…». «A me il pezzo che è piaciuto di più è quando Gioia insegna a sua nonna a usare le cose tecnologiche, tipo il telefonino. Poi quando le fa la foto. Quando le fa la foto col cellulare e lei è messa come una posa da rapper. Fa ridere. E dopo la nonna vuole che Gioia cancelli la foto dal telefonino perché si vergogna a essere in foto in quella posa moderna, perché pensa di essere ridicola. E Gioia dice di sì, ma dopo dice una bugia perché non cancella la foto di nonna Ida e la tiene nel suo telefonino come ricordo anche perché poi è simpatico avere una foto della nonna che sta in posa come un rapper».