[ACM_2]L’[/ACM_2]Ucraina ha sofferto e vissuto da qualche tempo uno scisma interno, che sta minacciando di diventare una guerra civile, come già accaduto in altri paesi. I confini dell’attuale Ucraina includono un solco che va dall’est al ovest, all’interno del quale sono presenti forti differenze linguistiche, religiose, economiche e culturali.
L’attuale governo (che si dice sia dominato dalla parte orientale) è accusato dalle manifestazioni dell’opposizione di essere corrotto e autoritario. Non ci sono dubbi sulla verità di questo supposto, almeno in parte. Non è però altrettanto chiaro se un governo dominato dall’altra parte, quella occidentale, finirebbe per essere meno corrotto e meno autoritario. A livello interno la questione è posta nei seguenti termini: l’Ucraina dovrebbe essere parte dell’Unione europea o stringere ancora di più i propri rapporti con la Russia?
E’ risultata dunque, forse, inaspettata la registrazione apparsa su Youtube, nella quale l’Assistente del Segretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici, Victoria Nuland, parla di strategia politica degli Stati uniti nei confronti dell’Ucraina con l’ambasciatore degli Stati uniti. In questa registrazione, Nuland pone la questione come una lotta geopolitica tra Stati uniti ed Europa (e più in particolare la Germania ). Nuland è colta in una discussione in cui afferma: «Fanculo all’Europa!» L’Europa, attenzione, non la Russia. (…) Allora, chi è Victoria Nuland? E’ un membro sopravvissuto della cricca neocon che circondava George W. Bush. Suo marito, Robert Kagan, è uno degli ideologi più noti del gruppo neocon. Quella posta dalla funzionaria americana nel corso della registrazione, è una questione interessante visto il suo ruolo nell’amministrazione Obama.
La prima cosa che Obama e Kerry dovevano fare, una volta al potere, era presumibilmente levare una neocon da quel ruolo. Ora, ricordiamo quale fosse esattamente la linea neocon sull’Europa durante i giorni della presidenza Bush.
L’allora segretario della Difesa Donald Rumsfeld – notoriamente – intendeva la Francia e Germania come la «vecchia Europa», a differenza di quello che veniva considerata come la «nuova Europa», ovvero i paesi che condividevano le opinioni di Rumsfeld sull’invasione allora imminente dell’Iraq. La nuova Europa è stata per Rumsfeld la Gran Bretagna, in particolare, e l’Europa centro-orientale, vale a dire i paesi dell’ex blocco sovietico. La signora Nuland sembra avere la stessa percezione dell’Europa, che aveva esattamente Rumsfeld. Lasciatemi dire che pertanto, l’Ucraina, è solo una scusa conveniente per una divisione geopolitica più grande che non ha nulla a che fare con il suo scisma interno. Ciò che ossessiona i Nuland di questo mondo non è un «assorbimento» dell’Ucraina da parte della Russia , un’eventualità con cui si potrebbe convivere.
Ciò che ossessiona lei e chi condivide le sue idee è una alleanza geopolitica della Germania e della Francia con la Russia. L’incubo di un asse Parigi – Berlino – Mosca ha raggiunto il suo acme nel 2003, quando gli sforzi degli Stati uniti per avere dalla propria parte il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per approvare l’invasione americana dell’Iraq nel 2003, furono sconfitti da Francia e Germania .
L’incubo si è ritirato di poco, ma si annida sotto la superficie e le ragioni di questa sua persistenza ci sono. Una tale alleanza avrebbe un senso geopolitico sia per la Germania sia per la Francia e Russia. E in geopolitica, ciò che ha senso è un vincolo: le scelte geopolitiche possono essere modificate dagli individui al potere, ma la pressione degli interessi nazionali a lungo termine rimane forte.
Perché un asse Parigi – Berlino – Mosca avrebbe senso? Ci sono delle buone ragioni. Una di queste è l’inversione di tendenze degli Usa verso l’area del Pacifico, che sta sostituendo una lunga storia atlantico-centrica.
L’incubo della Russia e pure della Germania, non è una guerra Usa Cina, bensì una alleanza Usa- Cina (che dovrebbe includere il Giappone e pure la Corea). L’unico modo per la Germania di diminuire questa minaccia alla propria prosperità e il proprio potere è un’alleanza con la Russia. E la sua politica nei confronti dell’Ucraina mostra precisamente la priorità che viene data alla risoluzione dei problemi europei, includendo, anziché escludendo la Russia.
Quanto alla Francia, Hollande ha cercato di corteggiare gli Stati uniti, agendo come se la Francia fosse parte della «nuova Europa». Ma il «gollismo» è dal 1945 la posizione geopolitica di base della Francia. I presidenti apparentemente non gollisti come Mitterrand e Sarkozy infatti – alla fine – hanno perseguito politiche golliste. E Hollande ben presto si ritroverà nella stessa situazione. «Gollismo» non è « sinistrismo», ma piuttosto una teoria diplomatica che intravede negli Usa un pericolo costante per la Francia. E la difesa da questa minaccia, per la Francia, rimane l’alleanza con la Russia, al fine di controbilanciare il potere degli Stati Uniti .
Chi vincerà in questo gioco? Lo diranno i fatti, ma Victoria Nuland appare un po’ come un piccolo Re Canuto che ordinava ai mari di ritirarsi. E i poveri ucraini potrebbe essere costretti – alla fine – a fasciare le proprie ferite interne, che lo vogliano o meno.