IIDiciannove città e almeno mille arresti, secondo le agenzie di stampa, al termine di una giornata in Russia contraddistinta dalle proteste, non tutte autorizzate, contro Putin a due giorni dal suo nuovo insediamento al centro del potere politico russo.

Tra le persone fermate non poteva mancare il blogger Navalny, da tempo al centro delle manifestazioni alla ricerca di una visibilità che ormai pare sfiorita. L’attivista, che non ha potuto candidarsi alle recenti elezioni, è stato arrestato ma la manifestazione che lo ha visto protagonista non può certi dirsi un successo dal punto di vista numerico.

Le città dove le proteste hanno assunto un carattere più rilevante sono state quelle più tradizionalmente ostili a Putin (San Pietroburgo più di Vladivostok). Secondo l’organizzazione Ovd-Info, sarebbero almeno 1.029 gli arresti eseguiti, di cui oltre 470 solo a Mosca (molti dei fermati sarebbero già stati rilasciati). Secondo le Ong che hanno dato notizia di manifestazioni, arresti e fermati, anche prima dei cortei, specialmente a Mosca, sarebbero stati compiuti arresti ed erano state effettuate perquisizioni in uffici riconducibili a Navalny.