Mentre sulla pagina Facebook «Lega-Salvini premier» la macchina della propaganda social usa perfino il coronavirus per attaccare le Organizzazioni non governative, nel mondo reale la giunta lombarda a guida leghista  è pronta ad accettare il sostegno sanitario che alcune Ong le hanno offerto.

Lo ha detto chiaro e tondo mercoledì scorso l’assessore al welfare Giulio Gallera (Forza Italia): «Ci è arrivata la disponibilità di rappresentanti medici delle Ong, la stiamo valutando, stiamo mettendoci in contatto con loro». Visto il rischio di collasso del sistema, l’esponente politico ha ribadito: «Abbiamo bisogno delle migliori energie. Qualsiasi contributo, da specializzandi a medici in pensione alle Ong, non solo è benvenuto ma assolutamente necessario». Ci sarebbe da ridere, se la situazione non fosse così seria.

Quali Ong si sono proposte di aiutare la giunta di centrodestra non è ancora chiaro. Intanto, però, su altri fronti e ad altre latitudini l’impegno delle organizzazioni umanitarie che in questi anni sono state al centro degli attacchi più biechi per le azioni di sostegno ai migranti è già partito.

Intersos ha diffuso ieri una nota stampa in cui afferma di aver avviato un intervento straordinario «attraverso i progetti di medicina sociale e i team mobili sanitari già attivi sul territorio» per «prevenire la diffusione del Coronavirus in contesti di estrema esclusione sociale, supportando il lavoro del Sistema Sanitario Nazionale e delle Asl».