La catena della grande distribuzione con più donne al lavoro – ben il 70% su 55mila dipendenti – si impegna seriamente per ridurre il gap di genere. Partendo dalla riduzione dell’Iva sugli assorbenti. Coop Italia dal 6 al 13 marzo adotterà motu proprio la campagna «Stop tampon tax! Il ciclo non è un lusso» dell’associazione «Onde rosa» riducendo nei suoi supermercati l’Iva sugli assorbenti dal 22% attuale pari ai beni di lusso al 4% previsto per tutti i beni di prima necessità. In più gli assorbenti della linea “Vivi Verde Coop”, già con aliquota ridotta dalla scorsa legge di bilancio perché compostabili, saranno “vestiti” in confezioni ad hoc che invitano a firmare la petizione.
Il tutto fa parte della più ampia campagna «Close the gap, riduciamo le differenze» che sensibilizzerà i consumatori nei punti vendita sul tema della parità di genere e coinvolgerà tutte le cooperative di consumatori, i dipendenti, i soci e i fornitori di prodotto a marchio.
«Vogliamo percorrere con maggiore decisione la strada a favore di una cultura della diversità e dell’inclusione, con l’idea di darci obiettivi non di facciata – spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia -. Coop è molto sensibile al tema, il principio dell’integrazione e dell’eguaglianza è parte costitutiva dell’essere cooperativa. Da noi la situazione è migliore della media: nei nostri consigli di amministrazione oltre il 44% sono donne, nei ruoli direttivi oltre il 32%; nei ruoli di caponegozio e capireparto ci attestiamo su un 43% di presenza femminile. Ma vogliamo fare di più e rendicontarlo, cercando di agire con più determinazione sul versante della leadership femminile che è un importante punto di arrivo anche per noi. Ci impegniamo a far entrare la parità di genere anche nel contratto nazionale e in quello nostro di secondo livello», chiude Pedroni.
«La disuguaglianza è generata in primo luogo da elementi strutturali, come per esempio la scarsa rappresentanza di genere che non trasferisce modelli e quindi aspirazioni per le giovani donne, ma inizia anche dalle piccole differenze – dice Maura Latini, ad Coop Italia – come quella che si riscontra tra la tassazione dei prodotti di igiene e cura: gli assorbenti femminili, bene tutt’altro che di lusso, subiscono un’Iva del 22%, al pari di articoli di abbigliamento, sigarette, vino, che non sono considerati di prima necessità. Quella dell’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti non è solo una questione economica, di puro risparmio, ma anche culturale. La scelta di tassare come bene di lusso un assorbente è prima di tutto un errore di valutazione e un messaggio sbagliato, che si traduce in una discriminazione concreta contro la quale vogliamo contribuire ad attivare l’attenzione di donne e uomini. Per questo abbiamo raccolto il messaggio lanciato dalle giovani donne dell’associazione “Onde Rosa” che hanno sollevato il problema; mettiamo a disposizione i nostri punti vendita e la volontà e l’impegno dei nostri soci e dipendenti per segnalare il valore della richiesta, chiedendo che il tema entri nell’agenda pubblica».