«Ci dissociamo pubblicamente dalla collaborazione di uno dei nostri politici con Alternative für Deutschland». La dichiarazione da fantascienza è di Ines Kummer, portavoce dei Grünen a Gohrisch (comune di 2.300 abitanti in Sassonia) dove Uwe Börner, consigliere “indipendente” dei Verdi, ha stretto l’alleanza politica con il collega della Cdu e il rappresentante dei fascio-populisti in municipio.
Una Koalition che ha fatto impallidire i vertici nazionali dei Verdi a Berlino.

«Chi stringe accordi con gli estremisti di destra non ha più niente a che fare con il nostro partito. Abbiamo ritirato il nostro appoggio al consigliere Börner» ha sottolineato ieri il deputato Michael Kellner, archiviando il caso più che imbarazzante e quasi una copia dell’elezione comunale del 5 settembre a Waldsiedlung-Altenstadt, borgo delle stesse dimensioni di Gohrisch dalle parti di Francoforte. Qui i consiglieri di Spd, Cdu, e Fdp avevano eletto all’unanimità il sindaco neonazista (il vicepresidente della Npd in Assia) prima delle dimissioni di ieri obbligate dall’ordine dei segretari dei tre partiti: annullare il voto ed eleggere un borgomastro antifascista.