Nella sua crociata contro la Russia di Vladimir Putin, ormai la Polonia gioca perfino fuori dai perimetri della Nato.
Ieri mattina il portale polacco onet.pl ha pubblicato un documento redatto da Antoni Macierewicz, ex ministro della difesa del gabinetto di Mateusz Morawiecki, e intitolato senza possibilità di equivoco «Proposta per una presenza americana permanente in Polonia».

Il documento inviato al Congresso degli Stati uniti lo scorso gennaio afferma che «la Polonia vuole impegnarsi a contribuire con 1,5-2 miliardi di dollari per coprire i costi di schieramento di una brigata corazzata statunitense all’interno del proprio territorio».

Nell’esplosivo documento si viene a conoscenza che Varsavia si impegnerebbe anche a costruire magazzini, caserme, garage e altre strutture militari, nonché abitazioni e scuole per le famiglie del personale americano.

Se qualcuno si attendeva una smentita è stato subito deluso. È invece arrivata subito non solo la conferma della notizia, ma che addirittura che il benestare Usa all’iniziativa polacca era già stato dato quattro giorni fa. «La Polonia accoglie con favore il sostegno del Senato degli Stati uniti all’iniziativa di schierare una brigata militare americana in Polonia», ha detto Marek Kuchchinsky il presidente camera bassa del parlamento polacco.

Una vera manna per Donald Trump che da tempo chiede insistentemente che l’Europa finanzi la propria autodifesa. Lo zelo da vera e propria colonia stella e strisce è stato rimarcato anche dal Presidente della Repubblica polacca Andrzej Duda: «Dobbiamo ricordare l’importanza dei legami transatlantici, specialmente ora che il nostro sistema di sicurezza viene testato da diversi attori, ponendo una minaccia alla pace e alla sicurezza. La più importante di queste è la Russia», ha affermato Duda.

Il capo di Stato polacco, intervenendo alla sessione primaverile della Nato tenutasi proprio a Varsavia, ha sostenuto che il rafforzamento dei legami transatlantici sarebbe la principale garanzia della sicurezza in Europa: «Un’Europa stabile e sicura è il miglior investimento americano».

L’Assemblea della Nato che si riunisce due volte l’anno (Varsavia è stata scelta per la terza volta come sede dell’incontro) ha visto la presenza di 260 rappresentati dei 29 paesi membri così come di delegazioni di 16 Stati partner dell’alleanza e otto delegazioni di osservatori.

Come hanno informato gli organizzatori, i temi principali dell’incontro sono stati «lo studio dei metodi modi per contrastare le sfide provenienti dalla Russia, gli adempimenti ai compiti della spesa militare della Nato e il sostegno alle operazioni anti-terrorismo in Afghanistan e Iraq».

Nell’incontro dell’Alleanza Atlantica è stato anche deciso di implementare l’operazione «Atlantic Resolve», un’esercitazione militare in Polonia ai confini russi, in cui verranno utilizzati 400 cingolati, 900 veicoli a motore compresi 87 carri armati Abrams e 18 obici semoventi modello Paladin.

Sulle iniziative anti-russe del governo di Varsavia, Putin ha rilasciato solo una battuta: «L’Occidente veda di non oltrepassare la “linea rossa” nei rapporti con la Russia». Una replica più articolata all’iniziativa polacca è stata affidata al portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Mosca è pronta a rispondere all’espansione delle infrastrutture della Nato ai confini russi», ha dichiarato Peskov ai giornalisti. «Azioni espansionistiche come quella polacca porteranno a contromisure da parte russa al fine di bilanciare tali iniziative militariste che potrebbero avere conseguenze drammatiche in tutto il continente», ha concluso il portavoce.