Accordo tra Abi e Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto a inizio 2019. Per i 282mila lavoratori del settore aumento di190 euro a regime, di cui 80 nel 2020, 70 nel 2021 e 40 nel 2022. Ma anche maggiori protezioni dalle pressioni commerciali dall’alto, che negli anni scorsi hanno portato a vendere prodotti finanziari non trasparenti.

Soddisfatti i sindacati. Lando Sileoni, segretario Fabi parla di «importante riconoscimento economico» e di «svolta» sulla vendita dei prodotti allo sportello. Il segretario Fisac Cgil Giuliano Calcagni sottolinea «la distrazione di circa un punto di produttività dal capitale finanziario al capitale lavoro, cosa mai accaduta dal 1990. In più abolizione del salario d’ingresso e diritto alla disconnessione».