«Ho avuto ieri un’interlocuzione con il presidente egiziano Al Sisi e ho avuto la garanzia della sua massima attenzione. Gennaio sarà l’occasione utile per fare incontrare le procure». Rispondendo ad una domanda su Giulio Regeni, Conte parla come se ci si potesse ancora fidare delle rassicurazioni di Abdel Fattah Al Sisi.

Il premier riferisce di aver avuto «la massima garanzia che con il nuovo procuratore pubblico si rimetterà in moto la cooperazione giudiziaria che si era interrotta» quando la procura di Roma, stanca dell’immobilismo cairota, aveva deciso di indagare in autonomia sette agenti dei servizi segreti egiziani.

«Auspichiamo ovviamente – ha concluso Conte – che le procure abbiano in programma un incontro» e che «questo avvenga». Il premier ha parlato anche di Silvia Romano, la giovane cooperante milanese rapita nel novembre del 2018 in Kenya: «Sono in constante contatto con i nostri apparati di intelligence per fare il possibile ma anche di più per poter restituire alla famiglia Silvia».

«Romano e Regeni – ha concluso – sono due questioni che mi stanno particolarmente a cuore ed io costantemente vigilo sull’una e sull’altra».