I 370 migranti che si trovano sulla Sea Watch 4 verranno trasferiti a bordo di un nave quarantena. E’ il piano al quale sta lavorando il Viminale e che potrebbe essere realizzato nei prossimi giorni, forse già a partire da oggi. La nave della ong tedesca, che dopo aver tratto in salvo 200 migranti nei giorni scorsi sabato ha preso a bordo anche quanti si trovavano sulla Louise Michel, la nave dell’artista britannico Banksy, si trova in acque italiane e dirige verso uno scalo della Sicilia (né Lampedusa né Porto Empedocle, precisano però dal ministero). Alla Sea Watch 4 non sarà consentito di entrare in porto per via del divieto imposto dall’emergenza coronavirus, il trasbordo dei migranti verrà quindi effettuato in rada. «La decisione è stata presa dalla ministra Lamorgese in completo accordo con il premier Conte, e del resto non si potevano lasciare in mare tenuto conto anche delle pessime condizioni meteorologiche», spiegano fonti del Viminale.

Alla fine, dopo tante incertezze, il governo sembra dunque aver deciso per la linea dell’accoglienza, linea che l’esecutivo potrebbe adottare anche nei confronti delle altre navi delle ong, tre delle quali – la Open Arms, la Astral e la Mare Jonio – ricominceranno le attività di soccorso una volta passata la perturbazione che in queste ore si sta dirigendo verso il Mediterraneo centrale.

Dopo la Azzurra e l’Aurelia, quella sulla quale verranno alloggiati i profughi della Sea Watch 4 è la terza nave da crociera destinata alla quarantena. E altre due dovrebbero arrivare nelle prossime ore e saranno utilizzate anche per alleggerire la pesante situazione in cui si trova l’isola di Lampedusa, costretta a far fronte a sbarchi quotidiani e alle condizioni di sovraffollamento dell’hotspot di contrada Imbriacola dove, nonostante il trasferimento di 307 migranti, restano ancora 1.092 persone a fronte di una capienza massima di 190. Non ci sarà però, almeno per ora, l’annunciato sciopero dell’isola. La protesta, proposta dall’amministrazione in accordo con i commercianti e i cittadini, è rientrata dopo la telefonata ricevuta ieri dal sindaco Totò Martello dal premier Conte, che ha convocato per mercoledì a Roma sia lui che il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci. All’incontro saranno presenti anche Lamorgese e il ministro Gualtieri.

Una convocazione servita a stemperare almeno temporaneamente la tensione cresciuta per settimane anche a causa dei continui silenzi da parte di palazzo Chigi. «Il presidente era informatissimo sulle cose successe qui e sul lavoro fatto con il ministero dell’Interno», ha commentato Martello. «Mi ha detto che la riunione non affronterà solo la questione immigrazione, ma anche le altre richieste fatte per l’isola». Da parte sua Musumeci ha detto invece di voler chiedere a Conte «decisioni forti»: «Stato di emergenza per Lampedusa, ponte-aereo e un vero controllo del Canale di Sicilia. E, soprattutto, no alle tendopoli ed a soluzioni similari».

Un portavoce della commissione europea ha reso noto di non aver ancora ricevuto dal governo italiano una richiesta per la ricollocazione dei migranti che si trovano sulla Sea Watch, probabilmente per via del fatto che comunque dovranno effettuare il periodo di quarantena. A Bruxelles si sta invece lavorando alla ricerca di Paesi disposti ad accogliere i 27 migranti, tra i quali una donna incinta, che i trovano dal 5 agosto scorso sulla petroliera danese Etienne, ferma davanti alle coste maltesi.