Risale nettamente il numero dei contagi da Covid-19,«la campagna vaccinale è al palo e serve una forte spinta per non compromettere roadmap riaperture». L’allarme arriva dalla Fondazione Gimbe dopo il monitoraggio della settimana 16-22 marzo. «Per la seconda settimana consecutiva -spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – sono in netto aumento i nuovi casi settimanali, che salgono a quota 500 mila circa, con un incremento del 32,4% e una media mobile a 7 giorni che passa da circa 54 mila casi del 15 marzo a quasi 72 mila il 22 marzo (+24,4%)».

Ieri i nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore erano 81.811 a fronte di 545.302 tamponi effettuati, con un tasso di positività al 15%. I decessi registrati sono 182 (erano 153 il giorno prima). I guariti sono 63.553. A conti fatti, gli attualmente positivi sono 1.245.803, con un incremento di 18.913 unità rispetto al giorno precedente.

Nel monitoraggio settimanale la Fondazione Gimbe spiega che c’è stato «un netto incremento dei nuovi casi (502.773) in una settimana, il maggior incremento si registra al Sud mentre Nord-Ovest, Nord-Est e centro si attesta al 30% e nelle isole al 17,7%. Salgono i ricoveri in area medica (+496) e calano, anche se in misura minore rispetto alla settimana precedente, i ricoveri in terapia intensiva (-47) e diminuiscono i decessi (924)».

Oltre all’estrema contagiosità della variabile Omicron 2, a determinare questa impennata di casi c’è ancora il problema di una campagna di vaccinazione «ferma al palo». Al 23 marzo, calcola Gimbe, «sono ancora 6,96 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,45 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da meno di 180 giorni». Inoltre a quella data «sono state somministrate 47.794 quarte dosi», che vuol dire il 6% della platea ufficiale stimata in 791.376 persone fragili alle quali è vivamente consigliata la quarta dose. Le differenze regionali sono fortissime: si va dallo 0,5% della Calabria al 30,4% della Piemonte.

Spiega Cartabellotta che la «fase di stallo» è ormai evidente: «Nonostante vi siano attualmente oltre 4,5 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,5 milioni con dose booster», i tassi di vaccinazione nell’ultimo mese sono praticamente fermi: il numero di chi ha preso la prima dose è cresciuto di 0,2%, per la seconda è +1% e le dosi booster terza e quarta segnano incrementi di 3,5 e 6 punti percentuali (rispettivamente 84% e 6%).